OSCAR 2017 – MIGLIOR FILM

Il momento maggiormente atteso da tutto il pubblico è proprio quello che assegna la vittoria al miglior film. Una vittoria che va all’intera squadra che ha realizzato la pellicola, capitanata dai produttori. Ecco i nove titoli che si contendono la statuetta nella notte delle Stelle.

 

arrival-locandinaARRIVAL
Produttore: Shawn Levy, Dan Levine, Aaron Ryder e David Linde
Mentre Villeneuve era alle prese con Prisoners, i produttori Cohen e Levine trovano ispirazione per un film di fantascienza dal racconto breve di Ted Chiang Story of Your Life, per cui il regista mostra subito interesse, accettando di concludere la sceneggiatura, modificata anche dopo l’uscita di Interstellar di Nolan. Gran parte del lavoro è stato realizzato da Martine Bertrand e analizzato da diversi studiosi, sempre basandosi sull’idea originale del soggetto. Le riprese, iniziate nel giugno del 2015, sono state realizzate a Montréal ed è proprio la naturalezza dell’ambiente in cui compare l’astronave aliena che immette subito lo spettatore in uno spazio vasto, dai toni freddi, al cui interno compare l’inusuale forma aliena dai toni metallici. Arrival gioca sapientemente con lo spettatore, complice il carisma dell’attrice protagonista Amy Adams. Il messaggio del film, quello della comunicazione non intepretata ma conosciuta e recepita da tutti, è interessante da trasmettere con un film sci-fi che si sostiene anche su diversi elementi thriller.

 

Fences_(film)BARRIERE
Produttore: Scott Rudin, Denzel Washington e Todd Black
Adattamento del romanzo Fences di August Wilson, il film desta subito l’interesse di Denzel Washington che decide di dirigerlo e produrlo insieme a Scott Rudin e Todd Black. Le riprese iniziano a Pittsburgh a fine Aprile 2015, e a metà Novembre comincia la post produzione. Il film è ambientato negli anni ’50 a Pittsburgh, il protagonista Troy Maxon è un netturbino, ex promessa del baseball la cui carriera è rimasta ghettizzata nella Negro League, a causa della divisione tra neri e bianchi anche nello sport. Le dinamiche razziali sono intrecciate ai problemi famigliari di Troy, in particolare al rapporto con i figli e la moglie. Il titolo richiama le barriere metaforiche che Troy innalza dentro di sé rispetto al mondo circostante, simboleggiate dallo steccato che la moglie vorrebbe fosse costruito nel loro cortile.

 

poster01LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE
Produttore: Bill Mechanic e David Permut
La storia interessava a diversi produttori, ma il film di Gibson è rimasto in sospeso per 14 anni prima di essere prodotto. Dopo aver convinto Doss a fare un film su di lui, i diritti della storia sono passati fra le mani di diversi produttori fino ad approdare alla Mechanic che convince Gibson a lavorare al film nel novembre 2014. Con un budget di 40 millioni di dollari, il film diventa una produzione internazionale che coinvolge Stati Uniti e Australia. Le riprese, durate circa tre mesi, sono state realizzate proprio in Australia, con l’appoggio degli studi Fox a Sydney e dopo aver effettuato numerosi sopralluoghi. La storia di Doss, primo soccorritore dell’esercito degli Stati Uniti obbiettore di coscienza, viene narrata attraverso brevi scene della sua infanzia, la decisione di arruolarsi e il conseguente “addestramento”, fino alla battaglia di Hacksaw Ridge, resa con grande realismo e crudezza.

 

HELL OR HIGH WATER
Produttore: Carla Hacken e Julie Yorn
Forse non tutti sanno che, a partire dal 2005, Franklin Leonard stila un elenco basato su un sondaggio, effettuato tra studi cinematografici e case di produzione, delle sceneggiature più apprezzate ma non ancora realizzate. Appartiene proprio a questo gruppo la sceneggiatura di Hell or High Water scritta da Taylor Sheridan, in origine titolata Comancheria. Finanziato da Sidney Kimmel Enterteiment, Film 44, LBI e OddLot Entertainment e diretto da David Mackenzie, Hell or High Water racconta di due fratelli texani, un ex detenuto e un padre di famiglia divorziato, che per salvare il ranch di famiglia decidono di rapinare delle banche. Cerca di smascherare il loro piano e di anticipare le loro mosse un vecchio ranger prossimo alla pensione. Potete trovare Hell or High Water su Netlix, pronto per essere guardato.

 

 

hidden_figures_ver2IL DIRITTO DI CONTARE
Produttore: Donna Gigliotti, Peter Chernin, Jenno Topping, Pharrell Williams e Theodore Melfi
Tratto dal libro di Margot Lee Shettely, Hidden Fugures, i cui diritti vengono comprati nel 2015 da Donna Gigliotti, Il Diritto di contare viene prodotto da Levantine Films e Chernin Entertainment, mentre la Fox acquisisce i diritti del film. Lo script viene rivisionato dal regista Theodore Melfi, cercando di far emergere il ruolo delle tre matematiche afroamericane all’interno della loro famiglia e comunità. Dopo la scelta del cast, nel febbraio 2016 iniziano le riprese, mentre nel progetto viene coinvolto, nel comparto musicale, anche Pharrell Williams (insieme a Hans Zimmer). La storia, vera, è quella di Katherine Johnson, Dorothy Vaughn e Mary Jackson, le tre scienziate nere impiegate alla NASA il cui lavoro è stato fondamentale per realizzare la missione sulla Luna. Il film sarà nelle sale italiane dall’8 marzo.

 

la_la_land_xxlgLA LA LAND
Produttore: Fred Berger, Jordan Horowitz e Marc Platt
L’idea di La La Land viene concepita dal giovane regista Damien Chazelle nel 2010, mentre è studente all’Università di Harvard. La difficoltà maggiore per trovare i produttori interessati a finanziare il progetto era legata alla scarsa considerazione del genere e al rischio di un film con musiche originali. I produttori Fred Berger e Jordan Horowitz presentano il progetto a Focus Features che richiede numerosi cambiamenti di trama per rendere il film commercialmente più appetibile. Chazelle accantona il progetto per dedicarsi a Whiplash che lo porta ad avere maggiore visibilità, tanto da convincere Summit Entertainment, Black Label Media e Lionsgate a produrre La La Land, storia d’amore tra un’attrice e un pianista jazz che inseguono i propri sogni, tra compromessi e scelte professionali, nella Los Angeles contemporanea.

 

1485152833_garth-davis-lion-has-been-traveling-across-globe-earning-recognitions-accolades-galore-filmLION – LA STRADA VERSO CASA
Produttore: Emile Sherman, Iain Canning e Angie Fielder
Basato su A Long Way Home di Saroo Brierley, il film viene principalmente girato in India e in Australia. La storia vera del protagonista indiano che, da bambino, allontanatosi di casa una sera insieme al fratello, sale accidentalmente su un treno e arriva a Calcutta, dove viene adottato da una coppia australiana, e, cresciuto, ricerca la sua famiglia di origine tramite internet. Il film è diviso in due parti: la prima si concentra sull’infanzia in India del protagonista, mentre la seconda lo segue, adulto, nella ricerca della famiglia perduta. La solida narrazione e la capacità di evitare i cliché tipici del dramma biografico hanno portato Lion a essere molto apprezzato, garantendogli le nomination ai Golden Globe (Miglior film drammatico, Miglior attore e attrice non protagonista, Miglior colonna sonora) e ad altri premi, e portandolo fino all’Oscar.

 

manchester_by_the_seaMANCHESTER BY THE SEA
Produttore: Matt Damon, Kimberly Steward, Chris Moore, Lauren Beck e Kevin J. Walsh
Il regista Kenneth Lonergan viene a conoscenza della storia attraverso Matt Damon, che nella fase inizale della produzione avrebbe dovuto avere ruoli ben diversi all’interno del film, mentre per vicissitudini ne è rimasto produttore. Ad affiancare la casa di produzione di Damon Pearl Street Films, si propongono la Sierra/Affinity, K Period Media, B Story e CMP. Le riprese del film, ambientato in New England, iniziano a Marzo 2015. Casey Affleck interpreta Lee, un giovane uomo che è costretto a tornare nel paese natale dopo la morte del fratello, malato di cuore, e padre di un figlio adolescente. La narrazione si sviluppa con gradualità svelando pian piano al pubblico ciò che era accaduto in passato senza togliere importanza al momento presente, vero fulcro del film.

 

20161124163629_21128MOONLIGHT
Produttore: Adele Romanski, Dede Gardner e Jeremy Kleiner
Ci sono voluti una decina di anni prima che Moonlight Black Boys Look Blue, un testo teatrale semi-autobiografico scritto da Tarell Alvin McCraney dopo la morte della madre per AIDS, sia stato preso in considerazione per un film. E’ il regista Barry Jenkins che inizia a valutare l’idea di trasformarlo in un film grazie all’appoggio della produttrice Adele Romanski. Dopo aver concluso lo script nel 2013 sostengono il progetto anche Plan B Entertainment e A24. Location principale del film è Liberty Square (luogo caro sia al regista che all’autore). La location è Miami e la trama narra la storia del protagonista, dall’infanzia tormentata dai bulli, alla scoperta della propria omosessualità, fino all’arresto e alla prigione, alla ricerca sempre della propria identità. La divisione in tre capitoli è sottolineata anche dai tre nomi con cui il protagonista è chiamato e mette in evidenza le figure che gli sono vicine, la madre drogata, lo spacciatore Juan che lo prende sotto la propria protezione, Kevin, amico e oggetto d’amore.

 

Giulia Scalfi e Alessandra Pirisi

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