ARRIVAL
In concorso
Regia: Denis Villeneuve; Interpreti: Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker; Anno: 2016; Origine: USA; Durata: 116′
Dopo Prisoners e Sicario, Denis Villeneuve (assente al festival perchè impegnato nelle riprese del seguito di Blade Runner) porta sullo schermo la storia di Louise Banks, interpretata da Amy Adams, una studiosa del linguaggio contattata dall’esercito per investigare su una minaccia aliena comparsa sulla Terra in dodici luoghi del mondo. Le doti di Louise, aiutata dal fisico teorico interpretato da Jeremy Renner, la porteranno a stretto contatto con gli alieni e nelle condizioni di rapportarsi con loro.
Arrival riflette su due temi importanti per la nostra società: il concetto di tempo, che il registra esprime attraverso il linguaggio filmico giocando con i luoghi comuni appresi dallo spettatore; e l’importanza di un linguaggio che permetta un’interazione e una conseguente modalità di pensiero che consenta di esprimersi tralasciando eventuali incomprensioni.
LES BEAUX JOURS D’ARANJUEZ
In concorso
Regia: Wim Wenders; Interpreti: Reda Kateb, Sophie Semin, Jens Harzer; Anno: 2016; Origine: Francia, Germania; Durata: 97′
Mentre osserva dalla finestra un gazebo al cui interno ci sono un tavolo e due sedie posto in un curato giardino lontano dalla città, uno scrittore immagina un dialogo fra un uomo e una donna.
L’atmosfera tranquilla del luogo, espressa ed esaltata anche grazie alla tecnologia del 3D, crea una sospensione del tempo in qui i personaggi, simbolo dell’uomo e della donna, interagiscono e si conoscono mostrando anche atteggiamenti diversi durante il loro dialogo. Il dialogo parla sia del presente che del futuro, concentrandosi su ricordi ed esperienze del passato. Il personaggio maschile (di cui non si conosce il nome, lo stesso per la donna) risulta maggiormente incuriosito e pone diversi quesiti le cui risposte ed interazioni, spontanee e naturali, danno modo ai due di conoscersi, argomentando quasi di filosofia con un tono poetico.
Oltre alla componente sonora della natura, il film propone diverse canzoni riprodotte da un jukebox azionato dallo stesso scrittore. Perfect Day di Lou Reed ci introduce nel film mentre Into my arms offre l’occasione per un cameo di Nick Cave.
EL CRISTO CIEGO
In concorso
Regia: Christopher Murray; Interpreti: Michael Silva, Bastian Inostroza; Anno: 2016; Origine: Cile, Francia; Durata: 85′
Viaggio di Michael, un giovane convinto di essere un profeta, addirittura Cristo, dato che in giovane età si era fatto infilare dei chiodi nella mani dal suo migliore amico, ora ferito con il rischio di un’amputazione. Il pellegrinaggio a piedi scalzi di Michael comincia proprio per raggiungere l’amico e poterlo guarire attraverso un miracolo. Nel corso della sua strada il ragazzo si imbatte in numerose persone, tutte alla ricerca di una speranza. Proprio come Gesù raccontava le parabole alla gente che gli prestava ascolto, anche Micheal si comporta nello stesso modo, ma non raggiunge lo stesso successo. Il film è ambientato nel desertico nord del Cile e la bella fotografia si concentra proprio su questo elemento, sulle strade spopolate e polverose, ritraendo persone modeste che cercano di colmare i vuoti della propria vita.
About Giulia Scalfi
Dopo la laurea triennale DAMS con la tesi Da Caramel a E ora dove andiamo?: Il Cinema di Nadine Labaki, consegue la laurea magistrale in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale discutendo la tesi Evoluzione del montaggio e del sonoro nella saga di James Bond. Il particolare interesse per il linguaggio cinematografico la porta a concentrasi maggiormente sulla struttura dei film e sulle scelte stilistiche. E' stata conquistata dal cinema grazie a film come Effetto Notte, Frankenstein Junior e Chicago. Non può negare la profonda stima nei confronti di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez nonostante provi una profonda ammirazione per le cineaste di ieri e di oggi.