Titolo: Un uomo da marciapiede
Regia: John Schlesinger
Origine: USA
Anno: 1969
Durata: 113’
Joe Buck, cowboy, dal Texas arriva a New York per fare soldi con le donne, ma la cosa si rivela più difficile del previsto. Si imbatte in Enrico “Ratzo” Rizzo, un poveraccio italoamericano che vive di espedienti e piccole truffe, con il quale nasce un’amicizia che porterà entrambi altrove.
La 31ª edizione del Torino Film Festival ha dedicato un’intera sezione alla New Hollywood, un periodo di grande rinnovamento del cinema statunitense tra la fine degli anni sessanta e gli inizi degli ottanta, in cui giovani registi emergenti iniziarono a stravolgere ed innovare il linguaggio e la poetica cinematografici, sovvertendo i canoni del cosiddetto cinema classico.
Un uomo da marciapiede (Midnight Cowboy) di John Schlesinger, regista del free cinema inglese approdato in Usa, (tra le sue opere Via dalla pazza folla, 1967; Il maratoneta, 1976) è del 1969, ma tra i film visti al TFF si potrebbe dire quello con la regia più nuova, dirompente, moderna (il suo linguaggio innovativo è ancora oggi largamente utilizzato).
C’è tutto: sfocati, alternanza bianco/nero-colore, salti temporali, montaggio discontinuo, soprattutto c’è l’occhio della macchina da presa che coglie e ci fa cogliere i messaggi contraddittori e spesso atroci dell’american way of life ed il crollo del sogno americano.
Già questo basterebbe a renderlo un film da antologia.
Se poi si aggiungono una bella sceneggiatura (non originale), due attori di tutto rispetto, Jon Voight (Joe Buck) al suo esordio e uno strepitoso Dustin Hoffman (Enrico “Ratzo” Rizzo), e un commento musicale arcinoto (Everybody’s talking di Fred Neil cantata da Henry Nilsson), il gioco è fatto.
Midnight Cowboy (vincitore di tre Oscar: film, regia, sceneggiatura) si scolpisce nella memoria e nel cuore. Visto poi sul grande schermo ed in lingua originale è semplicemente grandioso.

About Alessandra Quagliarella
Di Bari dove ha frequentato il liceo classico Socrate e si è laurea in Giurisprudenza. Da sempre appassionata di cinema. Nel 2013 ha frequentato il Seminario residenziale di Critica Cinematografica organizzato dalla rivista di settore I duellanti nell'ambito del Bobbio Film Festival ideato e curato dal maestro Marco Bellocchio, nonché il corso di Storia del Cinema presso l'Uniba - Università di Bari a.a.2012/2013. Ideatrice della rubrica "Cinema e Psiche" su Cinemagazzino, rubrica che si propone una riflessione sulle vicende dell’animo umano tramite l’analisi del linguaggio espressivo di quel cinema che se n’è occupato. Nel 2015-2016 ha curato e condotto due trasmissioni sul cinema: 'Sold Out Cinema' e 'Lanterna Magica, 'entrambe su Controradio Bari. Nel 2023 ha curato la rassegna cinematografica collegata al Corso diretto dalla prof.a Francesca Romana Recchia Luciani per le Competenze trasversali con oggetto la Violenza di genere dell'Università di Bari. Nel luglio 2023 ha collaborato alla rassegna 'Under Pressure, azioni e reazioni alla competizione' e nell'ottobre 2023 ha partecipato all'evento 'Taci, anzi parla. Il punto sulla violenza di genere' con un intervento sul film 'Una donna promettente', entrambi organizzati dall'associazione La Giusta Causa.