MAD MAX – TRILOGIA

 

Nel cinema nulla è certo, spesso film nati per essere campioni d’incassi risultano dei veri flop, altri progetti invece, nati un po’ casualmente e con produzioni low budget finiscono per diventare dei veri e propri cult e uno dei maggiori esempi di questo fenomeno è sicuramente quello di Mad Max.
George Miller (sì, avete capito bene, il regista di Happy Feet e Babe – Maialino coraggioso), dopo aver vinto un concorso per cineasti dilettanti, inizia un progetto a basso costo destinato a divenire una vera pietra miliare per accaniti cinefili – in pochi anni diventa una trilogia – e un’opera di vanto per la cinematografia australiana di cui il film è uno dei maggior successi, tanto da essere celebrato con molti tributi e parate.

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Interceptor (nome con il quale è stato conosciuto in Italia), primo capitolo della trilogia, costò appena 200 mila dollari, ma divenne in brevissimo tempo un campione di incassi mondiale, salendo sul trono dei film a basso costo con maggiori ricavi al box office, spodestato solo da The Blair Witch Project nel 1999.
Il protagonista, Max Rockatansky, è interpretato da un giovanissimo, e ai tempi poco conosciuto, Mel Gibson, che farà di questi film il trampolino di lancio per la sua carriera hollywoodiana.
Il giovane Mel aveva accompagnato un amico al provino, ma il suo aspetto da duro e un occhio nero convinsero gli autori a scritturarlo per la parte.

 

Mad-Max-6Interceptor

Titolo originale: Mad Max; Regia: George Miller; Interpreti: Mel Gibson, Joanne Samuel, Roger Ward, Tim Burns; Origine: Australia; Anno: 1979; Durata: 88′ 

È il primo capitolo della trilogia, uscito nel 1979, ambientato in un futuro non troppo lontano in cui le riserve di petrolio iniziano a scarseggiare e le strade sono controllate da pericolosi criminali, contrastati solo dalla squadra speciale Main Force Patrol (MFP), di cui Max Rockatansky è il miglior agente, rappresentante perfetto dell’ordine e della disciplina contrapposte alla follia criminale dei suoi antagonisti.

La morte di uno dei criminali, provocata da Max, scatena gli eventi al centro del film, concluso con un folle inseguimento nel quale farà la sua apparizione la V8 Interceptor, destinata a diventare un vero e proprio marchio di fabbrica del film. Costruita sulla base Ford Falcon XB GT Coupé e dotata di un compressore volumetrico per aumentare la sua velocità, la V8 Interceptor è una delle auto più belle della storia del cinema e più ricercate dai collezionisti.

 

00543004Interceptor – Il guerriero della strada

Titolo originale: Mad Max 2 – The road warrior; Regia: George Miller; Interpreti: Mel Gibson, Bruce Spense, Mike Preston; Origine: Australia; Anno: 1981; Durata: 94′

Nel secondo film della saga, uscito nel 1981, lo scenario cambia radicalmente: il protagonista è catapultato in un futuro barbarico, la civiltà è decaduta, inghiottita da desolazione e violenza, a causa di un grande conflitto che ha prosciugato quasi ogni riserva di petrolio, e gli uomini si contendono le ultime riserve di benzina. L’ambientazione si riallaccia agli scenari di futuri oscuri e desolati abitati da folli individui criminali di cui la cinematografia è piena in quegli anni, primo tra tutti 1997: fuga da New York.

Anche il nostro personaggio ha iniziato la sua trasformazione: l’uomo preciso e ordinato visto nel primo film subisce un forte processo di imbarbarimento, e la voglia di giustizia è sostituita da un oscuro cinismo. Nel film Max decide di aiutare la Tribù del Nord, costretta a difendere la propria raffineria di petrolio dagli attacchi degli Humungus, violenti selvaggi pronti a tutto per accaparrarsi la benzina.

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L’evoluzione dal punto di vista visivo è notevole, soprattutto nell’inseguimento finale, e rimane fonte di ispirazione per molti film successivi (perfino il cartone animato Ken il guerriero è stato ispirato dal film).

 

locandinaMad Max oltre la sfera del tuono

Titolo originale: Mad Max Beyond Thunderdome; Regia: George Miller, George Ogilvie; Interpreti: Mel Gibson, Tina Turner, Frank Thring, Justine Clarke, Bruce Spence; Origine: Australia; Anno: 1985; Durata: 106′

Il 1985 è l’anno dell’ultimo tassello della trilogia, nel quale ritroviamo un protagonista sempre più barbarico, che ha abbandonato ogni barlume di civiltà anche nell’aspetto, ormai sempre più trasandato.

Max si imbatte nella città Bartertown dove fa la conoscenza della regina Aunty Entity (Tina Turner), con la quale stringe un accordo, ma, non riuscendo a rispettarlo, è condannato all’esilio.
Quando la morte sembra ormai vicina, viene salvato da una tribù di ragazzini che sognano la Città del domani domani, richiamo alle città della civiltà ormai estinta.

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Il corso degli eventi porta i ragazzini e Max ad uno scontro con la regina Aunty Entity che si conclude con l’immancabile e straordinario inseguimento finale.
La conclusione dell’ultimo capitolo mostra finalmente un piccolo barlume di speranza: il sacrificio di Max, che ancora una volta rimane solo dopo aver risolto la situazione, potrebbe essere l’inizio della rinascita della civiltà.

di Domenico Tavolaro

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