FRANCOFONIA

Titolo: Francofonia; Regia: Aleksandr Sokurov; Interpreti: Louis-Do de Lencquesaing, Vincent Nemeth, Johanna Korthals Altes, Benjamin Utzerath, Jean-Claude Caër, Andrey Chelpanov; Origine: Francia, Germania, Paesi Bassi; Anno: 2015; Durata: 87′

Durante l’occupazione nazista della Francia, l’alleanza tra Jacques Jaujard, direttore del Louvre, e il conte Franziskus Wolff-Metternich, ufficiale tedesco, sarà decisiva per mettere in salvo molte opere d’arte del museo francese.

Aleksandr Sokurov presenta in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2015 il suo nuovo film Francofonia, titolo che dichiara apertamente il suo amore nei confronti della Francia, dei suoi ideali e delle opere d’arte custodite al Louvre. Opere che permettono di capire la cultura europea, mostrando cosa ci accomuna e diversifica rispetto alle altre.

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Elemento centrale del film, vero e proprio personaggio, è il museo del Louvre: vengono infatti raccontati i fatti che lo vedono protagonista durante l’occupazione nazista e il periodo napoleonico. Sokurov opta per una narrazione ibrida fra il documentario, la finzione e i film d’arte, cercando così di dare un valore soprattutto artistico alla sua opera, con l’auspicio di sconvolgere testa e cuore.

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La voce narrante dello stesso regista unisce le immagini e interagisce con esse, mostrando come alcuni individui abbiano sacrificato la loro vita per l’arte.

About Giulia Scalfi

Dopo la laurea triennale DAMS con la tesi Da Caramel a E ora dove andiamo?: Il Cinema di Nadine Labaki, consegue la laurea magistrale in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale discutendo la tesi Evoluzione del montaggio e del sonoro nella saga di James Bond. Il particolare interesse per il linguaggio cinematografico la porta a concentrasi maggiormente sulla struttura dei film e sulle scelte stilistiche. E' stata conquistata dal cinema grazie a film come Effetto Notte, Frankenstein Junior e Chicago. Non può negare la profonda stima nei confronti di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez nonostante provi una profonda ammirazione per le cineaste di ieri e di oggi.

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