Nonostante le difficoltà, più volte sottolineate in conferenza stampa dagli organizzatori e dal sindaco, si è conclusa anche la 60° edizione del Taofilmfest, che ha animato la città di Taormina per un’intera settimana.
L’intenso crocevia di attori, registi, produttori, sceneggiatori è stato il fiore all’occhiello di quest’edizione.
Anche l’ultima giornata è iniziata all’insegna dell’interculturalità: ospite d’onore della mattinata, l’attore e regista John Turturro. Nato a New York, ma italiano d’origine, Turturro ha espresso la sua emozione nell’essere tornato dopo diversi anni nella terra che ha dato i natali alla madre. Tra l’altro, non dimentichiamo come John, abbia spesso collaborato con attori e registi nostrani nella realizzazione di grandi successi. A tal proposito, non si può non citare Passione, documentario musicale da lui realizzato nel 2010, con lo scopo di esplorare la tradizione canora napoletana.
Una Taoclass memorabile, seguita dallo stupefacente incontro con il produttore della Twenty Century Fox, Jim Gianopulus. Senza dubbio, l’origine greca del produttore, ha fatto sì che la sua prima visita in Sicilia, nello specifico a Taormina, si configurasse per lui come il ritorno in un luogo estremamente familiare. Infatti, durante la consegna del premio Taormina Arte Award avvenuta al teatro antico, è trapelata da parte dell’uomo una visibile emozione nel trovarsi in un luogo costruito dai suoi avi. Ma oltre a questo, Gianopulus, ha spiegato in cosa consista il lavoro di un produttore e quanto sia importante, oltre al fiuto ed all’intuito, seguire il film fin dalla sua genesi. È indubbio il fatto che molti film di successo planetario come Titanic o Avatar non avrebbero raggiunto tali obiettivi senza la presenza costante di quest’uomo.
A seguire, la proiezione di un film in concorso per il premio Cariddino d’oro, La madre, coraggiosa opera prima di Angelo Maresca, che tratta di un prete che, travolto da una relazione peccaminosa e soffocato dalle apprensioni di una madre infelice, si tormenta tra il peccato e l’estasi. Solo grazie alla spiritualità profonda riuscirà a superare la profonda crisi che lo avvolge.
Per la sezione Campus, il giovanissimo Frank Matano, veterano del web e dell’uso di internet come mezzo espressivo. Un incontro durante il quale, la simpatia di Matano è riuscita a coinvolgere la miriade di ragazzi presenti in sala, rimasti estasiati dai racconti e dagli aneddoti di uno dei portagonisti più attesi di tutto il Campus.
A seguire, la sezione Fright&Fun con la visione del film The Elevator, del messinese Massimo Coglitore: un noto conduttore americano di un popolare quiz prende l’ascensore per recarsi a casa, ma dopo qualche piano la cabina si ferma ed entra una donna misteriosa. Un thriller ad alta tensione, estremamente spietato, con una costruzione serrata e mai banale. In sala durante la proiezione, presenti anche il regista e parte del cast.
L’ultima serata si è conclusa con la consegna di svariati premi e con l’anteprima del nuovo Apes Revolution-Il pianeta delle scimmie, prodotto dalla Twenty Century Fox.

About Giulia Sterrantino
Nasce in Sicilia e dopo aver frequentato il liceo classico si trasferisce a Padova per studiare cinema. Si laurea in Spettacolo e Produzione Multimediale con una tesi sulla sceneggiatura italiana contemporanea. Il suo sogno da bambina era quello di diventare una stilista di moda. E forse lo è ancora. Ama i film fuori dal comune, i libri che nessuno ha mai letto, il viola, i rossetti, il suo cane Ulisse, fare dolci e mangiarli, passeggiare in bicicletta, girare per il mondo e tornare a casa.