QUATTRO FIGLIE
Quattro Figlie (t.o. Le filles d’Olfa) #docu#drama della regista tunisina #KaoutherBenHania presentato in concorso allo scorso Festival di Cannes, parte dalla #storia#vera di Olfa Hamrouni, madre tunisina di 4 figlie: Rahma, Ghofrane, Eya e Tayssir, le prime due delle quali scappano in Libia dove si uniscono all’#Isis dopo essersi radicalizzate. La particolarità dell’opera consiste nel misto di rappresentazione e puro stile documentaristico. Infatti la narrazione in prima persona di Olfa si sdoppia tramite la #drammatizzazione affidata alla attrice #HendSabri che interpreta la stessa Olfa, nonché alle attrici #NourKoroui e #IchraqMacran che interpretano Rahma e Ghofrane. Se la prima parte è il racconto del difficile #percorso#interiore di donna di Olfa in un paese fortemente patriarcale e al contempo riflessione sulla funzione della #recitazione come #specchio di lacaniana memoria, la seconda (coincidente con la progressiva radicalizzazione della Tunisia) utilizza maggiormente materiali di repertorio e documenti originali nello stile classico del documentario. Quel che la regista fa rilevare è quanto la #cultura#patriarcale repressiva verso le donne si traduca nella #radicalizzazione che, paradossalmente, diventa prospettiva di #liberazione per le stesse donne. In questo contesto l’analisi del rapporto privato madre-figlia diventa esame della società tunisina in generale, in virtù del principio femminista per cui ‘il #personale è #politico‘. Interessante operazione, non di facile assorbimento.
IO E SISSI
Io e Sissi (t.o. Sisi & ich) opera seconda della regista tedesca #FraukeFinstenwalder in concorso al Festival di Berlino 2023, narra la storia della relazione amicale e amorosa tra la famosa #Principessa#Sissi, imperatrice d’Austria #SusanneWolf e la sua dama di compagnia, la baronessa ungherese Irma Stzaray #SandraHuller (sempre più che brava). La regista si è proposta con questo film di rispondere ad alcune domande: cos’è l’#amicizia, come nasce, su cosa si basa, è esente da rapporti di potere? In realtà si focalizza più che altro sul personaggio di Sissi, qui narrato al di fuori delle categorie rassicuranti della saga con #RomySchneider. Sissi è una donna imprigionata nella sua #bellezza (unica arma di potere per le donne all’epoca), capricciosa, classista, ma anche #femminista, anticonvenzionale, fortemente attratta dalla libertà, una personalità sui generis che da subito attira la più semplice ed infantile Irma (personaggio che sarebbe stato interessante approfondire). Al marito, l’imperatore Francesco Giuseppe #MarcusShleintzer che la giudica isterica, Sissi replica che “Isteria è un termine usato dagli uomini per donne non sottomesse.”. Tra Corfù, Baviera, Inghilterra e Svizzera si svolge un #racconto decisamente #queer, tra tartarughe, scenari naturali bellissimi e #costumi di #TaniaHausner rivisitati in stile #PoorThings, racconto costellato dai brani #rock#punk, tutti rigorosamente femminili, di #Nico, #Portishead, #AliceBonam, #NinaHynes. L’operazione certo non è nuova (vedi #MarieAntoniette di #SofiaCoppola, #MissMarx di #SusannaNicchiarelli e soprattutto #Ilcorsettodellimperatrice di #MarieKreutzer con #VickyKrieps che ha già tracciato un ritratto anticonvenzionale della principessa), ma anche #IoeSissi, definito una #goth #story, ha una sua fascinazione #estetica ed un suo contenuto #sovversivo di indubbio valore.
GLI INDESIDERABILI
Gli Indesiderabili (t.o. Batiment 5, cioè Caseggiato 5) del regista francese di origine maliana #LadjLy narra una storia di estrema periferia, quella dove “i francesi non abitano”. Nella specie nell’ immaginario, ma quanto mai realistico, quartiere di Montvillers agli estremi margini di Parigi, il neo sindaco Pierre #AlexisManenti, un pediatra prestato alla politica, cerca di governare opponendo una rigida applicazione della #legge#repressiva ad una realtà che in effetti non conosce e che gli si rivoltera’ contro. Nel momento in cui la presunta #gentrificazione del quartiere diventa alibi per lo sgombero di un intero caseggiato, il caseggiato 5 del titolo, la situazione esplode. Contrapposta a Pierre c’è la giovane Haby #AntaDiaw combattiva attivista e prossima candidata sindaca, emblema, non a caso femminile, del #riscatto civile di quella popolazione di ‘indesiderabili’ che Pierre vorrebbe cancellare. #Film#politico (il più visto in Francia lo scorso anno), incendiario, privo di retorica, illuminante, forse meno dirompente del precedente #IMiserabili dello stesso regista, ma di sicuro efficace più di mille trattati sociologici. Da vedere!
L’ INNOCENZA
L’innocenza (t.o. Kaibutsu che significa mostro) del regista giapponese #HirokazuKoreeda narra la storia di Minato #SoyaKuokawa ed Eri #YotaHiiragi (entrambi molto bravi), undicenni compagni di scuola. Il racconto filmico si dipana per tre progressivi e diversi punti di vista: quello di Saori #SakuraAndo madre vedova di Minato, che si accorge di alcuni strani comportamenti di suo figlio, quello del maestro Hori #HeitaNagayama ed infine quello degli stessi ragazzi; tutti sono in qualche modo e a diverso titolo coinvolti nella vicenda. Come in un gioco di scatole cinesi, la verità si rivela man mano che il punto di vista si fa più vicino agli eventi: quello che pareva un #thriller dalle tinte fosche si dispiega infine in tutta la sua #poetica innocente #bellezza. I condizionamenti della rigida #cultura#binaria creano mostri là dove ci sono innocenti. Premiato per la sceneggiatura di #YujiSakamoto allo scorso festival di Cannes e con la colonna sonora per piano solo del compianto maestro #RyuichiSakamoto (ultima sua opera), #LInnocenza, che richiama molto per tematica il film #Close di #LukasDhont, ha una sua forza narrativa e poetica che lo rende speciale, capace di scardinare #pregiudizi e di influire sul cambiamento fecondo della cultura e della società, confermando Kore-eda uno dei migliori registi contemporanei. Minato ed Eri difficilmente li scorderemo. Da non perdere.
Alessandra Quagliarella
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About Alessandra Quagliarella
Di Bari dove ha frequentato il liceo classico Socrate e si è laurea in Giurisprudenza. Da sempre appassionata di cinema. Nel 2013 ha frequentato il Seminario residenziale di Critica Cinematografica organizzato dalla rivista di settore I duellanti nell'ambito del Bobbio Film Festival ideato e curato dal maestro Marco Bellocchio, nonché il corso di Storia del Cinema presso l'Uniba - Università di Bari a.a.2012/2013. Ideatrice della rubrica "Cinema e Psiche" su Cinemagazzino, rubrica che si propone una riflessione sulle vicende dell’animo umano tramite l’analisi del linguaggio espressivo di quel cinema che se n’è occupato. Nel 2015-2016 ha curato e condotto due trasmissioni sul cinema: 'Sold Out Cinema' e 'Lanterna Magica, 'entrambe su Controradio Bari. Nel 2023 ha curato la rassegna cinematografica collegata al Corso diretto dalla prof.a Francesca Romana Recchia Luciani per le Competenze trasversali con oggetto la Violenza di genere dell'Università di Bari. Nel luglio 2023 ha collaborato alla rassegna 'Under Pressure, azioni e reazioni alla competizione' e nell'ottobre 2023 ha partecipato all'evento 'Taci, anzi parla. Il punto sulla violenza di genere' con un intervento sul film 'Una donna promettente', entrambi organizzati dall'associazione La Giusta Causa.