GOLD – LA GRANDE TRUFFA
(Panorama internazionale)
Titolo originale: Gold; Regia: Stephen Gaghan; Interpreti: Matthew McConaughey, Edgar Ramirez; Origine: Usa; Anno:2016; Durata:121’
Gold – La grande truffa narra la storia vera di Kenny Wells (interpretato dal bravo Matthew McConaughey, qui anche in veste di produttore), un uomo di affari del settore minerario da anni alla ricerca di fortuna. L’incontro con il geologo Michael Acosta sembra la chiave di svolta della sua vita. Insieme si avventurano nella foresta indonesiana dove credono di aver trovato una miniera d’oro di dimensioni spropositate. Ricchezza, Wall Street e potere sono a portata di mano, ma una serie di colpi di scena rimettono in discussione i risultati raggiunti fino ad un finale a sorpresa.
Il tema dell’uomo che lavora sodo per raggiungere i suoi sogni è caro ad Hollywood, sebbene negli ultimi tempi sia imprescindibile collocarlo in un periodo storico preciso, gli anni 80, con relativo consueto commento musicale (anche qui Talking Heads a profusione).
Il regista Stephen Gaghan, autore di Syriana e vincitore del premio Oscar come sceneggiatore per Traffic, questa volta però non segna il centro.
Nonostante un buon ritmo (specie nella prima parte), l’ottima interpretazione di Matthew McConaughey, qui all’ennesima trasformazione fisica e una serie di colpi di scena, Gold non è un film memorabile, forse perché troppo inserito nel consueto schema già visto e rivisto.
In Italia uscirà il prossimo 4 maggio.
RETURN TO MONTAUK
(Anteprime internazionali)
Titolo originale: Ruckkehr nach Montauk; Regia: Volker Shlondorff; Interpreti: Stellan Skarsgård, Nina Hoff, Susanne Wolf, Niels Arestrup; Origine: Germania, Francia, Irlanda; Anno: 2017; Durata: 105’
Il regista Volker Shlondorff, famoso autore tedesco noto per Il tamburo di latta e, in tempi più recenti, per il curioso Diplomacy, con la sua ultima opera, Ritorno a Montauk, presentata in concorso all’ultimo festival di Berlino, tralascia le tematiche politiche per addentrarsi in una struggente storia di amore e rimpianto.
Il film è tratto dalla novella Montauk dello scrittore svizzero Max Frisch al quale è dedicato. Spesso Schlondorff ha tratto i suoi film da romanzi, anche molto famosi, come Alla ricerca del tempo perduto, che per lui resta il suo peggior film.
Come lo stesso regista ha dichiarato nel corso della masterclass tenuta in occasione del Bifest, “Ritorno a Mountauk è un film su una vita sbagliata, il che succede sempre quando guardiamo indietro. La malinconia di una certa età è il punto di partenza. È un film di meditazione, più che una storia che si racconta”.
La storia è quella di Max Zorn (interpretato da Stellan Skarsgård) scrittore affermato giunto a New York per la presentazione del suo nuovo romanzo sul tema del rimpianto. Tra letture e presentazioni del testo, Max decide di rincontrare Rebecca, una sua ex amata, ora affermata avvocato. Dopo una serie di resistenze, lei acconsente a vederlo e i due si dirigono appunto a Montauk-Long Island, antico scenario della loro storia d’amore. Tra rimpianti e speranze, amarezze e passioni mai sopite, si ritrovano e si rilasciano, in una cifra dimensionale sospesa tra sogno e realtà. Quel che succede è vero o è un effetto del jet-lag del protagonista? È il ricordo, è il rimpianto a fargli immaginare l’incontro o è tutto vero?
“Tutti gli scrittori vivono in due mondi diversi nello stesso tempo: quello reale e quello di fantasia e finzione e tutto quello che vivono si ritrova nei loro romanzi. Lo stesso avviene per i registi e gli sceneggiatori. Anche io vivo tra sogno e realtà e spesso non so dove mi trovo”, ha affermato il regista.
Accompagnato da una rarefatta e struggente fotografia, specie per le riprese al mare dove per alcuni aspetti ricorda le atmosfere di Malick, Return to Montauk, grazie all’ottima regia, ci lascia sospesi e con un po’ di malinconia nel cuore: quella per come le cose avrebbero potuto essere e non sono state.

About Alessandra Quagliarella
Di Bari dove ha frequentato il liceo classico Socrate e si è laurea in Giurisprudenza. Da sempre appassionata di cinema. Nel 2013 ha frequentato il Seminario residenziale di Critica Cinematografica organizzato dalla rivista di settore I duellanti nell'ambito del Bobbio Film Festival ideato e curato dal maestro Marco Bellocchio, nonché il corso di Storia del Cinema presso l'Uniba - Università di Bari a.a.2012/2013. Ideatrice della rubrica "Cinema e Psiche" su Cinemagazzino, rubrica che si propone una riflessione sulle vicende dell’animo umano tramite l’analisi del linguaggio espressivo di quel cinema che se n’è occupato. Nel 2015-2016 ha curato e condotto una trasmissione sul cinema "Sold Out Cinema" su Controradio Bari.