GREMLINS

Titolo: Gremlins; Regia: Joe Dante; Interpreti: Phoebe Cates, Keye Luke, Zach Galligan, Hoyt Axton, Frances Lee McCain;Origine: USA; Anno: 1984Durata: 106′

Il giovane Billy riceve in regalo dal padre, uno scapestrato inventore che gira le fiere tentando di vendere i propri brevetti, un esserino recuperato in un negozio di cianfrusaglie di Chinatown, malgrado la proibizione del proprietario. Si tratta di un mogwai di nome Gizmo: chi lo possiede deve curarsi assolutamente di non esporlo alla luce, di non bagnarlo con l’acqua e di non dargli da mangiare dopo la mezzanotte. La progressiva (e involontaria) trasgressione di queste regole, però, fa sì che dall’animaletto se ne origini una schiera di assai più aggressivi che, guidati da quello che sembra esserne il leader (Ciuffo Bianco), mettono a ferro e fuoco la città. 

«Mentre alcuni aprono i pacchi dei regali, ce ne sono altri che si aprono le vene.»
Questo risponde la dolce Kate a Billy, perplesso di fronte al suo disprezzo nei confronti del Natale. D’altronde come biasimare la povera ragazza: il padre le è morto incastrato nella canna fumaria del camino di casa, proprio nel tentativo di consegnare regali alla famiglia vestito da Babbo Natale.
Se il Grinch che è in voi ha appena sogghignato, sappiate tuttavia che, nonostante le premesse, Gremlins non è un film per chi odia il Natale. Al contrario.

gremlins scene

Se già non bastasse l’ennesima declinazione della lotta del Bene contro il Male (i gremlins, esserini diabolici e cattivi, vengono sconfitti dal buon Gizmo), a riaffermare la superiorità dei buoni sentimenti – e l’americanissima festa di Natale –  ci pensa la sottile demonizzazione di tutto ciò che americano non è (concetto che si estende dai gremlins, per tradizione mostriciattoli sabotatori degli aerei USA nella Grande Guerra, a qualsiasi oggetto di fattura estera con cui i protagonisti abbiano a che fare). La furia devastante degli animaletti si fa beffe e distrugge via via e in maniera del tutto esilarante tutti i simboli dell’America ben pensante e del buonismo natalizio: i biscottini di zenzero, l’albero di Natale, il Burger King, la sede della YMCA, il centro commerciale, il cinema dove viene proiettato Biancaneve e i sette nani della Disney (lo stesso in cui poi rimarranno uccisi loro stessi, in un tripudio di pellicole in fiamme che neanche Tarantino in Bastardi senza gloria osa).

Il tutto supportato da un sapiente uso delle luci (l’espediente narrativo del divieto all’esposizione a fonti luminose rende possibile una polarizzazione male/bene anche in relazione all’opposizione buio/luce), delle musiche (le canzoni natalizie distorte in cantilene sinistre) e della forte caratterizzazione horror.
La realizzazione di scene orrorifiche – molte delle quali furono censurate – fa infatti di Gremlins un film anomalo nel panorama di quelli natalizi: nonostante ciò fu uno straordinario, inaspettato successo di botteghino.

gremlins scena

Prodotto da Spielberg e scritto da Chris Columbus, il film è opera di quell’industriosa Hollywood anni ’80 che credeva ancora nelle buone storie di avventura e gongolava nell’autocitarsi. Tra le chicche: il cameo di Spielberg e dell’animatore Chuck Jones, i richiami ad E.T. (uno su tutti, la citazione di «telefono-casa» fatta da un gremlin nel tagliare i fili del telefono), il riferimento ad Indiana Jones (un cartellone pubblicitario nelle scene iniziali ne richiama la scritta), quello a Non aprite quella porta (Ciuffo Bianco tenta di uccidere Billy con una motosega), e un ancora innocente e cicciottello Corey Feldman pre-Goonies.
Oltre a queste “strizzate d’occhio” allo spettatore, è evidente un gusto metacinematografico studiato, che fa quasi da commento ironico alla vicenda: si pensi al film che la madre sta guardando in tv nelle scene iniziali (La vita è meravigliosa).

Tuttavia, sconfitti i mostriciattoli malefici, la vita può tornare ad esserlo (meravigliosa). Il Natale è salvo e, con una virata pseudo-ecologista – e inaspettatamente antioccidentale – nel finale (il negoziante cinese torna a riprendersi Gizmo ammonendo il ragazzo «Lei ha fatto con mogwai quello che società fa con natura: non siete ancora pronti»), Billy e la sua famiglia si riuniscono a festeggiare davanti al camino, come nella migliore delle tradizioni. Fantastico.

 

N.B: la presente recensione non è stata influenzata in alcun modo dalla visione di ciò che accade al noto critico Leonard Maltin in Gremlins 2 – La nuova stirpe, dopo aver espresso pareri negativi sulla pellicola.

About Elena Cappozzo

Dopo la laurea in Filologia Moderna a Padova, studia Film Writing a Roma. Sognando di scrivere “per”, scrive “di” (cinema) qua e là, accendendo ogni tanto un cero a San...SetBlv. Il grande schermo è il suo primo, assoluto amore ma le capita con discreta frequenza di tradirlo con quello della tv e persino con quello del pc (quella da Youtube e serie tv è in realtà una dipendenza piuttosto grave, no judging.)

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