SPECIALE 007 – JAMES BOND FRA GLI ANNI ’60 E ’70

Grazie al film di Alfred Hitchcock Intrigo Internazionale aumentano le produzioni di film di spionaggio ad alto budget. Tale promozione da film di serie B a film di serie A avviene soprattutto grazie al personaggio di James Bond che dopo Goldfinger aumenta gli incassi al botteghino.

I FILM DEGLI ANNI ’60

Licenza di uccidere (Terence Young, 1962) viene prodotto con un budget di soli 1.000.000 di dollari, contrariamente a Intrigo Internazionale che dispone di 3.101.000 dollari, tant’è che lo stesso designer Ken Adam per il film di Bond realizza ambientazioni da film di serie B. Questi film si inseriscono però in un contesto di enormi cambiamenti legati al boom economico degli Stati Uniti d’America, al conseguente benessere che si diffonde in tutta Europa e alla tensione fra Occidente e Unione Sovietica. La prima apparizione di James Bond in Licenza di Uccidere e la sua celeberrima frase di presentazione sono costruite con un climax che caratterizza subito il personaggio della spia britannica.

La struttura di Dalla Russia con Amore (Terence Young, 1963), secondo film della sega, definisce quello che fino agli anni Novanta sarà la configurazione dei film successivi: prima dei titoli di testa compare il prologo che vede la spia inglese impegnata in una missione autonoma rispetto alla trama dell’episodio. L’idea è attribuibile a Harry Saltzman e poi la stessa verrà copiata dalle serie televisive prodotte in quegli anni. Nel film compare anche per la prima volta il personaggio di Q, l’addetto all’attrezzatura speciale di Bond che confeziona gadget futuristici ed ultra tecnologici. A dispetto di questi elementi, il lungometraggio rimane molto realistico e la spy story è resa interessante anche dal fatto che del nemico di Bond, Blofeld, si possa udire solo la voce e mai vederne il volto.

Il terzo film della saga, Missione Goldfinger (Guy Hamilton, 1964), vede il perfezionamento della struttura del prodotto, un grande lancio pubblicitario e il successo al box office. Hamilton è un regista di commedie e realizza con maestria scene d’azione e di humour, aiutato da un valido staff in cui sono presenti Ken Adam, che aveva appena finito di realizzare le scenografie per Il Dottor Stranamore di Stanley Kubrik e Norman Wanstall che nello stesso anno vince il premio Oscar per i migliori effetti sonori.
L’anno successivo la EON Production realizza Thunderball: Operazione Tuono (Terence Young, 1965) nonostante alcuni problemi legali, poiché i produttori vengono citati in giudizio da Kevin McClory, detentore dei diritti del libro di Fleming. Il film, ormai trasformato in un super fumetto per ironia e invenzioni fantatecnologiche, arriva a incassare 140 milioni di dollari.

Le aspettative del pubblico aumentano per Si vive solo due volte (Lewis Gilbert, 1967) ambientato in Giappone. La sceneggiatura è affidata a Roal Dahl che confeziona dialoghi raffinati, ma la logica nella progressione delle azioni viene meno. Altro ruolo importante all’interno del film è quello dei 120 stuntmen, coordinati da Bob Simmons, e del montatore Peter Hunt, supervisore del montaggio e regista della seconda unità a cui viene affidata la regia del successivo film, Al servizio segreto di sua maestà del 1969. Fino a questo momento l’interprete di James Bond è sempre stato Sean Connery, ma in quest’ultimo lungometraggio viene sostituito con il modello George Lazenby, scelto essenzialmente per la sua prestanza fisica. Il film si differenzia dai precedenti per l’importanza conferita alle scene d’azione che vedono scontri realistici, sparatorie e inseguimenti mozzafiato in auto e sugli sci all’interno di scenografie più cupe, ma nonostante queste componenti il film è un flop e il capro espiatorio diviene proprio il nuovo interprete.

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I FILM DEGLI ANNI ’70

Una Cascata di Diamanti (Guy Hamilton, 1971) vede il ritorno di Sean Connery dopo il flop con protagonista George Lazenby. L’attore scozzese stipula un contratto di 1,25 milioni di dollari: grazie a lui il film ebbe molto successo, nonostante uno script lacunoso, confuso anche se ironico, che inizia a trasformare la serie in parodia. Alla fine degli anni Sessanta, per combattere la minaccia televisiva, le case di produzione investono grandi somme in blockbuster. Uno dei generi in voga nel periodo, su cui gli sceneggiatori di 007 si basano per la scrittura di Vivi e Lascia Morire (Guy Hamilton, 1973), è il blaxploitation, in cui primeggiano attori afroamericani e colonne sonore soul e funk. In questo capitolo della saga, però, soltanto i nemici del nuovo James Bond interpretato da Roger Moore sono uomini di colore e tale fatto irrita profondamente le comunità afroamericane che vedono nel film un’impronta razzista. Il film è considerato il primo delle James Bond Comedies per via del tono parodistico, che ha la funzione di attirare al cinema anche le famiglie. Il tono generale è condizionato anche dal presidente della United Artist, David Picker, che richiede allo sceneggiatore Mankiewicz delle “assurde americanate”: viene così introdotto il personaggio dello sceriffo J.J. Pepper coinvolto in un lungo inseguimento su motoscafi nelle paludi, per catturare il giovane pubblico adolescente.

Dopo l’enorme successo commerciale di film come Guerre Stellari e Incontri ravvicinati dello terzo tipo, anche James Bond in Moonraker: Operazione Spazio (Lewis Gilbert, 1979) si trova ad affrontare una sfida all’interno di una base spaziale. Proprio per rendere evidente il confronto con tali film, all’interno del lungometraggio viene utilizzato il tema musicale presente nel film di Spielberg ma la visione futuristica di Broccoli non riesce a competere con le produzioni con cui vuole gareggiare. Moonraker sembra una commedia di Stanlio e Olio per la presenza del personaggio muto di Squalo che riesce a sopravvivere alle più improbabili lotte con Bond senza mai ferirsi o abbattersi.

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L’uomo con la pistola d’oro (Guy Hamilton, 1974) e La spia che mi amava (Lewis Gilbert, 1977) sono altri due film della serie prodotti in questi anni. L’uomo dalla pistola d’oro vede Saltzman abbandonare il sodalizio con Broccoli: questa scelta determina un abbassamento della qualità del lavoro, nonostante l’ottima prestazione da parte dei tecnici e soprattutto della seconda unità. Il villain è interpretato da Christopher Lee che esercita una forte attrattiva nonostante la sua presenza risulti in alcuni casi sprecata. Moore, che ha carta bianca nella sua interpretazione, risulta a tratti truce e a tratti scherzoso e rilassato. La spia che mi amava, primo film missato con tecnologia Dolby, segna un ritorno alla tradizione bondiana nonostante la difficoltosa preparazione della sceneggiatura, firmata da troppi autori. Rinunciando alla SPECTRE e a Blofeld, che finora avevano rappresentato gli antagonisti nella maggior parte dei film, il lungometraggio viene concepito come una rigorosa antologia dei migliori momenti della serie. È in questo film che viene introdotto il citato personaggio di Squalo interpretato da Richard Kiel che affascinò il pubblico giovanile, mentre la protagonista femminile risulta più approfondita rispetto ai film precedenti grazie a una love story con ruolo centrale.

About Giulia Scalfi

Dopo la laurea triennale DAMS con la tesi Da Caramel a E ora dove andiamo?: Il Cinema di Nadine Labaki, consegue la laurea magistrale in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale discutendo la tesi Evoluzione del montaggio e del sonoro nella saga di James Bond. Il particolare interesse per il linguaggio cinematografico la porta a concentrasi maggiormente sulla struttura dei film e sulle scelte stilistiche. E' stata conquistata dal cinema grazie a film come Effetto Notte, Frankenstein Junior e Chicago. Non può negare la profonda stima nei confronti di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez nonostante provi una profonda ammirazione per le cineaste di ieri e di oggi.

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