LA CORRISPONDENZA

Titolo: La corrispondenza; Regia: Giuseppe Tornatore; Interpreti: Jeremy Irons, Olga Kurylenko, Simon Anthony Jones, James Warren; Origine: Italia; Anno: 2016; Durata: 116′

Un professore di astrofisica e una studentessa, nonostante la lontananza e le difficoltà, non smettono di coltivare il loro amore proibito, scandito da fugaci ma intensi incontri non solo di due corpi ma anche di due anime affini.

Dai toni caldi e aranciati della Sicilia tratteggiata in Baaria, Malena e Nuovo cinema paradiso, Giuseppe Tornatore, reduce dal successo de La migliore offerta, ripropone al suo pubblico location fredde e piovose nelle quali l’azzurro cristallino del mare viene sostituito dall’impalpabile ceruleo lacustre. La corrispondenza, uscito nelle sale il 14 gennaio 2016, conferma questa nuova tendenza del regista, attraverso l’uso di ambientazioni inusuali. Le riprese del film, infatti, si sono svolte tra Italia, Scozia ed Inghilterra, passando attraverso l’isola di san Giulio, rinominata Borgo Ventoso in fase di sceneggiatura, sino ai bellissimi scorci di Edimburgo, Bolzano, Trento e Bressanone.

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Jeremy Irons ed Olga Kurylenko danno volto ai due amanti e alla disperazione che pervade i loro cuori, due esseri viventi che vanno oltre le apparenze, amandosi profondamente nonostante la notevole differenza d’età. Una trama che si tinge di rosa, avendo come fulcro principale la storia d’amore, ma che non dimentica di tratteggiare qualche sfumatura noir, attraverso un plot point devastante e inaspettato che cambierà in maniera radicale la vita dei due protagonisti.

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Attraverso una commistione di vecchio e nuovo, di lettere cartacee sigillate con la ceralacca, messaggi, e-mail e filmati video, si evolve un amore che tenta disperatamente di superare il duro confine tra la vita e la morte, un sentimento che spinge Ed a prevenire con cura ogni azione, gesto, stato d’animo e sentimento della sua Amy, cercando di non abbandonarla mai attraverso una corrispondenza disperata ma vitale. “Lo scienziato non deve far altro che apprezzare ciò che non esiste più” è questo uno dei suoi messaggi, il regalo che fa alla sua donna, permettendole di apprezzare il loro amore nonostante la sua assenza, facendo di una piccola telecamera la sua più fida ascoltatrice e lo scrigno di tutte le sue paure e debolezze.

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Così Giuseppe Tornatore ci regala un film che non è certamente tra i suoi migliori, nonostante la perfezione stilistica e l’attenzione ai dettagli, come è tipico del suo stile, un film che a tratti lascia lo spettatore in attesa di qualcosa che sta per accadere, ma che tarda ad arrivare. Eppure, nonostante tutto, sono queste piccole imperfezioni che ne fanno un’opera in grado di commuovere, provocando vibrazioni di tristezza e di speranza nell’animo di chi guarda e dalla propria poltrona, nel buio della sala, empatizza con i protagonisti.

About Giulia Sterrantino

Nasce in Sicilia e dopo aver frequentato il liceo classico si trasferisce a Padova per studiare cinema. Si laurea in Spettacolo e Produzione Multimediale con una tesi sulla sceneggiatura italiana contemporanea. Il suo sogno da bambina era quello di diventare una stilista di moda. E forse lo è ancora. Ama i film fuori dal comune, i libri che nessuno ha mai letto, il viola, i rossetti, il suo cane Ulisse, fare dolci e mangiarli, passeggiare in bicicletta, girare per il mondo e tornare a casa.

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