C’ERA UNA VOLTA A…HOLLYWOOD

Titolo originale: Once Upon a Time in…Hollywood; Regia: Quentin Tarantino; Interpreti: Leonardo Di Caprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Al Pacino; Origine: Usa, UK, Cina; Anno: 2019; Durata; 2h 40’

Tarantino ricostruisce la Hollywood del 1969 poco prima dell’efferato assassinio di Cielo Drive, seguendo una star del cinema e la sua controfigura.

Hollywood 1969: Charles Manson raccoglie adepti, gli Studios sfornano un film western al mese e una serie tv poliziesca al giorno, Los Angeles ha tutta l’aria di essere la città più ricca e produttiva degli Stati Uniti d’America. Le insegne al neon dei locali si accendono per non spegnersi mai e gli attori si godono il tanto ricercato successo. È in questo contesto che si svolgono le vicende raccontate nel film C’era una volta a…Hollywood , il nono di Quentin Tarantino.

Il regista di Knoxville, autore anche del soggetto e della sceneggiatura, segue la routine di Rick Dalton (interpretato da Leonardo Di Caprio), una star dei b-movies western ormai sul viale del tramonto, tanto da essere costretto ad accettare qualunque ruolo pur di restare a galla, e della sua controfigura Cliff Booth (interpretato da Brad Pitt). Entrambi legati da uno stretto rapporto d’amicizia, li vediamo scorrere per le vie di L.A. e per gli Studios insieme a personaggi del calibro di Bruce Lee, mentre sullo sfondo appare, eterea ed angelica, Sharon Tate (una convincente Margot Robbie).

Quello che Tarantino compie nel suo ultimo lavoro è un vero e proprio omaggio al cinema. Infatti la trama, liberamente ispirata al massacro del 1969 di Cielo Drive, sembra quasi passare in secondo piano. Il racconto si svolge negli ambienti in cui i film vengono girati, con continui richiami e citazioni a quelle opere che hanno segnato la crescita del regista (western, kombat, arti marziali), perfettamente condito in stile “tarantiniano”. Non mancano le battute tragicomiche, un finale scoppiettante in stile Kill Bill e la presenza di attori “feticci” quali Michael Madsen e Kurt Russel in ruoli che, nel gioco di citazionismo e autocitazionismo, risultano oltremodo familiari ai fan di Quentin. La colonna sonora, le luci, la fotografia e la scenografia, unite alle interpretazioni di Di Caprio e Pitt – entrambi perfettamente a proprio agio nei rispettivi ruoli- rendono C’era una volta a… Hollywood non solo uno dei film più riusciti del regista, ma anche uno dei più speranzosi.

Come in Bastardi senza gloria e in Django Unchained, Tarantino comunica al pubblico la forza del cinema: nella realtà è impossibile cambiare la storia, ma con il cinema possiamo immaginare tanti finali diversi. 

                                                                                                             Giorgia Rossini

Classe 1991, laureata in Giurisprudenza, appassionata di cinema americano, inglese e scandinavo. Vive a Bari in compagnia del suo cagnolino – o meglio cagnolone – soprannominato Giuggiolotto, fedele compagno di avventure e maratone cinematografiche.

 

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