MARTIN SCORSESE – SPECIALE DI APPROFONDIMENTO

 

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a cura di Carlo Gandolfi

Quando un grande cineasta torna in sala con la sua ultima fatica il mondo del cinema va in fibrillazione: i trailer impazzano, le foto di scena sono vendute un tanto al pixel, gli appassionati si accampano davanti ai cinema snocciolando la filmografia del regista come una litania, i detrattori dal pregiudizio facile progettano attentati, i critici appuntano le matite e lucidano le tastiere, chi ha già visto il film in anteprima gongola e si dà allo spoiler (ma con moderazione e in modo velato, se vuole evitare il linciaggio), le videoteche sono prese d’assedio, le liste d’attesa per mettere le mani su quel cortometraggio minore che il regista girò un giorno in cui si annoiava anzi non l’ha girato nemmeno lui ma il suo gatto incespicando nella telecamera, si attestano nell’ordine della manciata di lustri, chi ne sa un po’ sentenzia e prevede dall’alto del suo profilo facebook, chi ne sa meno o fa lo stesso o interroga i numi tutelari dello scibile cinematografico (IMDb e Wikipedia) per capire i post di chi lo fa, gli esercenti si scannano per ottenere l’agognata copia che sanerà forse il bilancio, i media fomentano l’attesa, le guerre si fermano, DiCaprio fa spazio sulla mensola dei premi e incrocia le dita.

Cinemagazzino da parte sua decide di celebrare il settantaduenne Scorsese, che alla regia ha dedicato i tre quarti della sua vita, sperimentando un format senz’altro comune e spesso sfruttato da riviste del settore, cartacee e non, ma nuovo e a suo modo ambizioso per un sito che ha compiuto pochi giorni fa il suo quinto mese di vita: lo speciale d’approfondimento, dedicato, in quello che speriamo essere solamente il primo esemplare di una futura fervida produzione di simili iniziative, proprio al regista newyorkese.

Esso comprenderà una serie di interventi, pubblicati a puntate, che tenteranno di offrire uno sguardo, certo senza presunzioni di esaustività, su quella che è un’attività variegata ed esemplare, che spazia dal cortometraggio al documentario, dal kolossal al restauro e alla conservazione del patrimonio cinematografico mondiale.

Si partirà con una più che dovuta recensione di The Wolf of Wall Street, da me curata, il ritardo della quale è sicuramente stato causa di pianti e insonnia per tutta la schiera dei nostri fedelissimi lettori. Seguiranno gli interessanti contributi dei nostri redattori, alle prese con i temi del doppio e del ritorno in L’ultima tentazione di Cristo (Enzo D’Armenio), o con l’infernale New York di Fuori orario (Ivana Mennella), passando per la formazione dell’identità femminile a partire dalle protagoniste del primo Scorsese (Alessandra Quagliarella) e senza dimenticare l’omaggio ai musical Anni Cinquanta di New York New York (Giulia Scalfi) e la poesia scelta da Luana Rossin a rappresentare la già citata trasposizione del romanzo di Kazantzakis.

Non mi resta che augurarvi buona lettura, nella speranza di ottenere il già importante risultato di solleticare il vostro interesse e le vostre memorie, spingendovi a (ri)vedere, una volta che l’assedio delle videoteche sarà tolto ma prima che venga ricinto all’uscita del prossimo documentario su Clinton (IMDb dixit), quelle che sono indubbie pietre miliari della settima arte.

 

“THE WOLF OF WALL STREET”, di Carlo Gandolfi

– “L’ULTIMA TENTAZIONE DI CRISTO”, di Enzo D’Armenio

– “BERTHA, ALICE, BETSY, IRIS: IDENTITÀ FEMMINILE NEI PRIMI FILM DI MARTIN SCORSESE“, di Alessandra Quagliarella

– “NEW YORK NEW YORK“, di Giulia Scalfi

– “FUORI ORARIO: LA NEW YORK ‘FUORI’ DI SCORSESE“, di Ivana Mennella

– “Cinema e Poesia – L’ULTIMA TENTAZIONE DI CRISTO“, di Luana Rossin

About Carlo Gandolfi

Colui che scruta, cromaveglie di luce, onirosuoni.

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