FRANCOFONIA
(in Concorso)
Regia: Aleksandr Sokurov; Interpreti: Louis-Do de Lencquesaing, Vincent Nemeth, Johanna Korthals Altes, Benjamin Utzerath, Jean-Claude Caër, Andrey Chelpanov; Origine: Francia, Germania, Paesi Bassi; Anno: 2015; Durata: 87′
Aleksandr Sokurov presenta in concorso il suo nuovo film Francofonia, titolo che dichiara apertamente il suo amore nei confronti della Francia, dei suoi ideali e delle opere d’arte custodite al Louvre. Opere che permettono di capire la cultura europea, mostrando cosa ci accomuna e diversifica rispetto alle altre. Elemento centrale del film, vero e proprio personaggio, è il museo del Louvre: vengono infatti raccontati i fatti che lo vedono protagonista durante l’occupazione nazista e il periodo napoleonico. Sokurov opta per una narrazione ibrida fra il documentario, la finzione e i film d’arte, cercando così di dare un valore soprattutto artistico alla sua opera, con l’auspicio di sconvolgere testa e cuore. La voce narrante dello stesso regista unisce le immagini e interagisce con esse, mostrando come alcuni individui abbiano sacrificato la loro vita per l’arte.
EQUALS
(in Concorso)
Regia: Drake Doremus; Interpreti: Kristen Stewart, Nicholas Hoult, Guy Pearce, Jacki Weaver; Origine: USA; Anno: 2015; Durata: 101′
In un futuro fantascientifico in cui la società umana è costituita da individui privi di emozioni, Silas e Nia lavorano insieme per un’azienda. I rapporti fra le persone sono freddi, meccanici, quasi robotici, e al minimo segno di emozioni si viene segnalati e trasferiti al Covo, luogo in cui il soggetto “malato” passa i suoi ultimi giorni. L’assenza d’amore sembra rendere tutti uguali: questo è il fulcro della storia, ambientata in luoghi bianchi, asettici ed essenziali, in cui i protagonisti rimarranno vittima del virus che tutti evitano, finendo per innamorarsi.
Lo spettatore assiste così ad un climax che vede i due protagonisti lottare per mantenere vivo il loro amore, mentre la macchina da presa insiste sui loro volti, mettendo a fuoco i particolari delle loro espressioni che vengono sottolineate da un continuo crescendo musicale. La sceneggiatura non nasconde riferimenti shakespeariani, motivo per cui la storia risulta in fondo abbastanza prevedibile.
MARGUERITE
(in Concorso)
Regia: Xavier Giannoli; Interpreti: Catherine Frot, André Marcon, Michel Fau, Christa Théret, Denis Mpunga, Sylvain Dieuaide; Origine: Francia, Repubblica Ceca, Belgio; Anno: 2015; Durata: 127′
Il regista francese Xavier Giannoli, ispirandosi ad un personaggio realmente esistito, porta sullo schermo la storia della contessa Marguerite Dumont che, appassionata di canto lirico, solitamente si esibisce di fronte ad un circolo di amici, per beneficenza. Due giornalisti assistono alla sua esibizione e rimangono increduli di fronte alle sue stonature nell’aria della Regina della Notte: alla donna viene infatti celata la sua incapacità di cantare, facendola vivere così nell’illusione di possedere delle straordinarie doti. Gli iniziali toni da commedia si trasformano nel corso del film, diventando tragici, e la splendida interpretazione di Catherine Frot, che rimane costante per tutto il film, sostiene adeguatamente questa mutazione. Le note musiche di repertorio scelte come colonna sonora non possono che rafforzare la passione che la donna nutre per l’opera, tanto da renderla inconsapevole delle sue esibizioni. Come recita il film, ci sono due modi di vivere la vita: sognarla o realizzarla. E sembra che Marguerite durante la sua vita abbia fatto questa seconda scelta.
About Giulia Scalfi
Dopo la laurea triennale DAMS con la tesi Da Caramel a E ora dove andiamo?: Il Cinema di Nadine Labaki, consegue la laurea magistrale in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale discutendo la tesi Evoluzione del montaggio e del sonoro nella saga di James Bond. Il particolare interesse per il linguaggio cinematografico la porta a concentrasi maggiormente sulla struttura dei film e sulle scelte stilistiche. E' stata conquistata dal cinema grazie a film come Effetto Notte, Frankenstein Junior e Chicago. Non può negare la profonda stima nei confronti di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez nonostante provi una profonda ammirazione per le cineaste di ieri e di oggi.