Titolo: Summer of ’84; Regia: François Simard, Anouk Whissell, Yoann-Karl Whissell; Interpreti: Graham Verchere, Tiera Skovbye, Judah Lewis, Caleb Emery, Rich Sommer; Origine: USA; Anno: 2018; Durata: 105′
È l’estate del 1984 e un serial killer si aggira nei dintorni di Ipswich, Massachusetts. Quattro ragazzini, pieni di immaginazione, iniziano ad investigare su un sospettato.
Per chi scrive è difficile tenere alta l’ispirazione, soprattutto se non lo si fa per mestiere. Alle volte è necessario un (sempre più raro) film che scuota.
Summer of ‘84, visto al TOHorror Film Festival, si butta a capofitto nei riscoperti anni ottanta e parla, oggi, ai quindicenni di ieri. Le premesse alla Stranger Things evadono nel thriller mozzafiato. La musica elettronica, in cui riecheggiano indelebili i Goblins di Argento, scandisce la tensione pressoché continua generata da sequenze horror-cliché che non stufano mai.
La finestra sul cortile, o meglio, sul vialetto, ha fatto scuola ed è qui ben dosata. L’apparente tranquillità dei patinati quartieri residenziali americani, con prati curati e una station wagon davanti al garage, continua a stimolare racconti e immaginazione. L’hopperiana calma irreale del sogno americano che può, da un momento all’altro, tramutarsi in incubo. Nell’onnipresente binomio tra apparenza e cruda realtà di Summer of ’84, dietro ogni sorriso, dietro ogni porta, si nascondono bugie, litigi, segreti, violenze e sofferenza. Nessuno vuole mostrarsi per com’è realmente.
Gli unici ancora liberi da queste costrizioni formali sono i ragazzini. Attenti ai dettagli, pieni di immaginazione, sorprendentemente intelligenti e coraggiosi riescono, attraverso l’avventura, a indagare senza preconcetti. Summer of ‘84 è anche il film dell’adolescenza che traghetta i giocherelloni mocciosi nella vita degli adulti, sporca e cattiva. Per questo il film nasce come teen movie colorato per poi perdersi (nel vero senso della parola) nella foresta oscura dei thriller.
Presentato al Sundance 2018. Da non perdere.

About Frank Stable
Nasce a Moncalieri (TO) il 30 Maggio 1992, si laurea nel 2018 in Medicina e Chirurgia presso la facoltà di Torino. Benché in famiglia abbia sempre respirato una certa attenzione al cinema la vera passione nasce durante il Liceo Scientifico grazie alla preziosa e ispirante programmazione del canale satellitare "CULT". Sarà il film "Vodka Lemon" di Hiner Saleem a sancire la svolta e trasformare l'interesse in passione. Al di fuori del cinema i suoi interessi sono per le automobili, i viaggi e la fotografia di viaggio, la tecnologia e la grafica.