Regia: Paul Feig; Interpreti: Melissa McCarthy, Jason Statham, Jude Law; Anno: 2015; Origine: USA; Durata: 120′
Susan Cooper è un’agente della CIA che affianca le spie durante l’azione comunicandogli attraverso un auricolare le mosse migliori per portare a termine la missione. Quando il collega Bradley Fine muore per mano di una donna decisa a vendere una bomba nucleare ad un criminale, Susan decide di entrare in azione.
Dopo Kingsman – Secret Service, assieme ad altri film legati al genere dello spionaggio in uscita quest’estate come Operazione U.N.C.L.E. e il nuovo capitolo di Mission: Impossible Rogue Nation, Spy si inserisce nella programmazione estiva ottenendo ottimi risultati al botteghino.
Il regista Paul Feig e la sua “musa” Melissa McCarthy, con cui ha già realizzato Le Amiche della Sposa e Corpi da Reato, mette in scena una leggera e divertente commedia che gioca con i grandi classici degli spy movie e i corrispettivi orientamenti di genere.
Oltre alla outsider McCarthy che interpreta Susan Cooper, nel cast sono presenti anche il fascinoso Jude Law che sembra fare il verso a James Bond, e la spia megalomane interpretata da Jason Statham che sembra aver vissuto le missioni più assurde.
Fin dai titoli di testa il rimando alla saga di James Bond è evidente: dalla tipologia di musica extradiegetica utilizzata, alla grafica dei titoli di testa che solo successivamente si evolve mostrando i caratteri giocosi della pellicola.
Al contrario della maggior parte dei film di spionaggio, Spy è un film decisamente più femminile, sia per via della protagonista, che per determinate scelte di regia che puntano su battute più comprensibili da un pubblico femminile. Una pecca abbastanza fastidiosa, proprio a proposito di elementi che possono essere notati da una donna, nella scena dell’inseguimento in scooter, Susan cambia almeno tre paia di scarpe passando da una ballerina, ad un tacco tre, fino ad un tacco dieci. Questi particolari, specialmente se messi in primo piano, sarebbe meglio mantenerli coerenti fra loro. Nonostante questo piccolo dettaglio, Susan travolge con la sua comicità inscenando gag divertenti dove il pubblico non ride di lei ma ride con lei, rendendola così un’eroina.
Spy non è certo un capolavoro, soprattutto considerata la costruzione delle scene d’azione, ma bisogna prendere atto che stiamo assistendo ad una commedia che, per quanto possa avere una trama scontata, riesce a far sorridere lo spettatore e a farlo divertire.
About Giulia Scalfi
Dopo la laurea triennale DAMS con la tesi Da Caramel a E ora dove andiamo?: Il Cinema di Nadine Labaki, consegue la laurea magistrale in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale discutendo la tesi Evoluzione del montaggio e del sonoro nella saga di James Bond. Il particolare interesse per il linguaggio cinematografico la porta a concentrasi maggiormente sulla struttura dei film e sulle scelte stilistiche. E' stata conquistata dal cinema grazie a film come Effetto Notte, Frankenstein Junior e Chicago. Non può negare la profonda stima nei confronti di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez nonostante provi una profonda ammirazione per le cineaste di ieri e di oggi.