Titolo: Sing Street; Regia: John Carney; Interpreti: Ferdia Walsh-Peelo, Lucy Boynton, Mark McKenna, Jack Reynor, Ben Carolan, Percy Chamburuka, Conor Hamilton, Kyle Bradley Donaldson; Origine: Irlanda; Anno; 2016; Durata: 106’
Dublino, 1985. Conor ha 15 anni, i genitori sull’orlo del divorzio ed è appena stato trasferito in una scuola meno costosa perché suo padre non trova lavoro. Per conquistare Raphina, aspirante modella più grande di un anno, decide di fondare una band e scrivere canzoni, aiutato dal fratello appassionato di musica e da un gruppo di amici.
John Carney dirige un altro film “musicale” dopo Once e Tutto può cambiare e, ancora una volta, realizza un piccolo gioiello.
Ambientato nella Dublino degli anni ’80, nel pieno di una crisi economica che costringeva migliaia di Irlandesi a emigrare nel Regno Unito, Sing Street ha come protagonista un ragazzino di 15 anni, Conor, e la sua band improvvisata per far colpo sulla ragazza per cui ha una cotta. Tra i genitori che litigano in continuazione, i bulli che lo prendono di mira a scuola e i preti inflessibili che gestiscono l’istituto, l’unico punto di riferimento per Conor è il fratello maggiore Brendan, grande appassionato di musica, che si premura di fornirgli un’educazione musicale sulle band e i cantanti del momento. È grazie al suo incoraggiamento e ai suoi consigli che Conor persiste nello scrivere canzoni e suonare con la band, i Sing Street.
Carney mescola riferimenti alla società dell’Irlanda degli anni ’80, tratteggiando l’ambiente e le influenze culturali dei giovani dell’epoca, con il microcosmo “a parte” di un gruppo di ragazzini che cerca il proprio posto nel mondo tentando di non rinunciare ai propri sogni. Il perfetto bilanciamento tra l’elemento “realistico” e quello più “sognante” dà al film un’atmosfera lieve e leggermente malinconica che rispecchia la realtà dei protagonisti e il loro essere contemporaneamente proiettati in un futuro meraviglioso in cui i loro sogni sono realizzati e consapevoli della difficile situazione in cui vivono e con cui devono fare i conti tutti i giorni.
Colori e costumi direttamente ripresi dagli anni Ottanta, insieme a una colonna sonora pop dei brani più famosi dell’epoca e pezzi originali scritti dal regista con Gary Clark, Ken e Carl Papenfus, e il contributo di Graham Henderson, Zamo Riffman, Glen Hansard e Adam Levine, completano l’immersione nell’atmosfera d’epoca. I protagonisti sono interpretati da attori semi sconosciuti e non professionisti (alcuni sono cantanti e musicisti), ragazzi che hanno l’età dei personaggi, e la loro interpretazione ha vitalità ed energia, il carisma necessario per contagiare lo spettatore e portarlo a sostenere le loro aspirazioni.
Una fiducia un po’ ingenua, ma profonda e tenace, nei propri sogni, una grande passione, il supporto e l’amore degli amici e la presenza di persone con cui condividere il proprio sogno: questi gli elementi fondamentali di Sing Street, ma anche di Once e Tutto può cambiare. Ma guardando ad alcuni prodotti televisivi e cinematografici dell’ultimo periodo sembra siano temi ricorrenti anche per altri autori: The Get Down, serie tv di Netflix prodotta da Baz Luhrmann, e La La Land, musical di Damien Chazelle presentato a Venezia, mettono in scena quella stessa “fame” e lo fanno entrambi con la musica. Quasi che alla crisi e alle difficoltà che si riscontrano nella realizzazione delle proprie passioni in questa società, gli artisti rispondano con un messaggio di speranza: non una speranza utopica, piuttosto un incoraggiamento – soprattutto ai più giovani – a prendere coscienza che in situazioni difficili bisogna darsi da fare ancora di più, lavorare e accettare il rischio. Perché “Rock’n’Roll is a risk. You risk being ridiculed”, ma la ricompensa è vivere per la propria passione e, forse, essere felici.

About Alessandra Pirisi
Tra i fondatori di Cinemagazzino, ne è stata redattrice e collaboratrice fino al dicembre 2018. Laureata all’Università di Bologna in Lettere moderne. I suoi interessi vertono su letteratura (suo primo amore), teatro, danza, cinema, musica e Bruce Springsteen. Si interessa – molto – a serie tv, in particolar modo poliziesche. Ha un'ossessione totalizzante per il cinema indiano.