La zona d’interesse

Titolo originale: The Zone of Interest; Regia: Jonathan Glazer; Interpreti: Sandra Huller, Christian Friedel; Origine: UK, Polonia; Anno: 2023; Durata: 1h 46min

La zona di interesse (t.o. Zone of Interest) del regista britannico #JonathanGlazer (Premio Speciale della Giuria allo scorso festival di Cannes e candidato all’Oscar) è liberamente tratto dall’omonimo #romanzo di #MartinAmis. Il film riprende la vita quotidiana della numerosa famiglia Höss, ariana fino al midollo, che vive in una bella casa dotata di ogni comfort circondata da uno splendido giardino, con il ‘piccolo particolare’ di confinare con il campo di sterminio e lavoro di #Auschwitz di cui Rudolp Höss #ChristianFriedel è il comandante.

La fontana dell’eterna giovinezza, Lucas Cranach, 1546

La #regia di Jonathan Glazer si distingue per #scelte #originali: in primis non mostrare nulla dell’orrore dei campi di lavoro e sterminio, già abbondantemente rappresentato (chissà poi se si possa davvero rappresentare per immagini tale orrore). Infatti le sue riprese si concentrano sulla famiglia Höss e la loro casa, ancora realmente esistente e ristrutturata appositamente per il film, dove Glazer ha sistemato decine di cineprese in vari ambienti, chiedendo agli attori di recitare in continuità e riprendendo tutto contemporaneamente (una sorta di casa del grande fratello nazista).

L’orrore è invece rappresentato dai #suoni (quelli del campo di concentramento) che emergono potenti già dall’incipit del film, contrassegnato da uno schermo totalmente nero, e che ci accompagneranno per tutta la visione, quasi substrato sonoro di un divergente visivo. In effetti ci sono due film: quello che si vede, composto dalle riprese nitide, solari, arcadiche e rassicuranti della perfetta #comfort #zone, la zona di interesse appunto, rappresentato da casa Höss, un paradiso in terra creato da Hedwig, moglie del comandante, interpretata da una strepitosa #SandraHuller, e quello che si sente, composto dai suoni dello sterminio, della violenza, dell’orrore.

“Con lo schermo nero iniziale volevo che gli spettatori si rendessero conto di essere come sommersi. Era un modo per sintonizzare prima le orecchie e poi gli occhi.”. Il suono dell’orrore resta in sottofondo per quasi tutto il film (intersecato con la colonna sonora di #MicaLevi), scavando nel profondo, disturbante, angoscioso; è il suono non solo di Auschwitz, ma di tutte le atrocità che avvengono  anche ora e che evitiamo di sentire, che facciamo diventare un rumore di fondo nelle nostre vite, piuttosto che una reale tragedia, costruendoci la nostra egotica ‘zona di interesse’.
“Questo film non è un documento sul passato, è un film sull’oggi e su quanto dovremmo sentirci tutti profondamente insicuri per questa sorta di orrore primordiale che ci riguarda tutti. Questo film è un avvertimento.” spiega il regista.


Un paradiso ricostruito nel quale rintanarsi diventa esso stesso una gabbia, seppur dorata. Altra trovata registica particolare è quella di girare con #camera #scura le uniche scene empatiche: una bambina che nasconde mele per i deportati diventa quasi una aliena Gretel che lascia segnali per la strada verso il perduto senso di umanità.

Zone of Interest è un film di fortissima presa #sensoriale, che arriva dritto allo stomaco per sconvolgere le nostre piccole vite rassicuranti. Imperdibile!

Alessandra Quagliarella


About Alessandra Quagliarella

Di Bari dove ha frequentato il liceo classico Socrate e si è laurea in Giurisprudenza. Da sempre appassionata di cinema. Nel 2013 ha frequentato il Seminario residenziale di Critica Cinematografica organizzato dalla rivista di settore I duellanti nell'ambito del Bobbio Film Festival ideato e curato dal maestro Marco Bellocchio, nonché il corso di Storia del Cinema presso l'Uniba - Università di Bari a.a.2012/2013. Ideatrice della rubrica "Cinema e Psiche" su Cinemagazzino, rubrica che si propone una riflessione sulle vicende dell’animo umano tramite l’analisi del linguaggio espressivo di quel cinema che se n’è occupato. Nel 2015-2016 ha curato e condotto due trasmissioni sul cinema: 'Sold Out Cinema' e 'Lanterna Magica, 'entrambe su Controradio Bari. Nel 2023 ha curato la rassegna cinematografica collegata al Corso diretto dalla prof.a Francesca Romana Recchia Luciani per le Competenze trasversali con oggetto la Violenza di genere dell'Università di Bari. Nel luglio 2023 ha collaborato alla rassegna 'Under Pressure, azioni e reazioni alla competizione' e nell'ottobre 2023 ha partecipato all'evento 'Taci, anzi parla. Il punto sulla violenza di genere' con un intervento sul film 'Una donna promettente', entrambi organizzati dall'associazione La Giusta Causa.

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