“La tenacia è una mia caratteristica, così come credere sempre nei miei sogni” così si definisce la giovane attrice pugliese Anna Cavallo, che ha debuttato al cinema nel noir presentato in concorso nella sezione Orizzonti della Mostra del cinema di Venezia, Ti Mangio il cuore, diretto da Pippo Mezzapesa con protagonista Elodie, e cha sta avendo un grande successo al cinema.
Il film è incentrato sulla quarta mafia, l’organizzazione meno conosciuta tra quelle criminali in Italia, che opera ed è molto radicata nella parte alta della Puglia ed è una delle più pericolose e crudeli della criminalità organizzata. Ti mangio il cuore racconta la storia i due famiglie, i Malatesta e i Camporeale, che si contendono il territorio e sono rivali da moltissimo tempo. La faida tra i due clan viene accesa quando l’erede dei Malatesta s’innamora di Marilena, la moglie del boss dei Camporeale. Anna Cavallo, che è nata proprio da quelle parti, interpreta la prostituta Ramona.
“Ramona è una ragazza forte, e molto ironica – ci racconta l’attrice pugliese – è un personaggio che stranamente ha un grande senso di libertà, nonostante tutto. È un personaggio complesso, sono stata molto contenta di interpretarla, nonostante non sia stato semplice.”
Nel film sono presenti alcune scene di nudo. Come è riuscita ad affrontarle?
“Non è stato semplice, era la mia prima volta su un set. Però alla fine sono stata molto naturale perché è il mio lavoro. Ci ho ragionato e mi sono rapportata a questa scena con grande professionalità e serietà. Richiedeva anche tanta concentrazione ed io l’ho affrontata come una sfida con me stessa, sia come persona che come attrice. È stata una bella prova. Devo ringraziare Pippo Mezzapesa e tutto il cast che mi ha fatto sentire sempre a mio agio.”
Immagino che non sia facile per una giovane attrice riuscire nell’ambiente del cinema.
“Eh sì, non è facile emergere, farsi strada, c’è tantissima concorrenza soprattutto fra gli under trenta. Negli ultimi anni si sono aperte tante possibilità per noi giovani nel cinema, nelle serie, ma nello stesso tempo c’è una feroce competizione. Qualche anno fa sono riuscita a trasferirmi a Roma, perché si gioca tutto qui, però per chi arriva da un paesino del Sud, senza aiuti e conoscenze, ho notato che s’ incontrano molte più difficoltà. Sono convinta che la meritocrazia premi la passione, e se lavori duro, se studi e non molli qualcosa di bello arriverà, bisogna soltanto avere pazienza e tenacia.”
Com’è nata la sua passione per la recitazione?
“È nata molto presto, non ho mai pensato di fare altro. Amavo andare al cinema, lo facevo spesso con mio padre e poi ho bazzicato, fin da bambina, l’ambiente dello spettacolo, perché mia nonna e mia madre si sono sempre occupate di costumi per eventi e per teatri. In qualche modo scegliere di fare l’attrice, è stata una scelta logica.”
Ha fiducia nel futuro?
“Assolutamente sì, nonostante tutto quello che succede nel mondo. Credo in un futuro migliore, noi giovani ci stiamo impegnando tanto per questo, e credo che, anche nel mio lavoro, ci sarà un futuro di tante occasioni e bei ruoli.”
Antonella Matranga
Barese, di origine siciliana, ha lavorato a Milano, per un decennio a Parigi e oggi vive a Roma. Giornalista, videoreporter, sceneggiatrice e regista. Ha cominciato la sua carriera nel 1988 a Milano per Il Giornale di Montanelli, per poi continuare con la Voce e il settimanale Epoca. Ha realizzato in questi anni reportage e documentari per Report, Così va il mondo, Okkupati, Matrix, Rainews24. Ha firmato la regia per RaiSatExtra di Video Viva Radio 2 con Fiorello e Baldini. È autore e regista del film doc Anime di Periferia uscito quest’anno con Corriere dello Sport. Realizza interviste a personaggi della scena internazionale per La Repubblica e i suoi magazine: Robinson, D, DLui.