FILM MARZO 2023: WOMEN’S TALKING, DISCO BOY, TERRA E POLVERE.

WOMEN’S TALKING

Regia: Sarah Polley; Interpreti: Claire Foy, Jessie Buckley, Rooney Mara; Origine: Usa; Anno: 2022

#Women’s Talking della regista canadese #SarahPolley tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice canadese #MiriamTowes, vincitore del premio #Oscar per la migliore #sceneggiatura non originale, narra la storia di un gruppo di donne di una comunità religiosa le quali scoprono di essere state per anni drogate e violentate dagli uomini della stessa comunità. È arrivato il momento di scegliere cosa fare: niente, restare e combattere, andare via. Inizia così un confronto, un ‘parlare tra donne’ di varie generazioni, un vero gruppo di #autocoscienza #femminile dove il ‘partire da sé’ nel raccontarsi diventa modo e metodo per rafforzarsi e infine decidere cosa fare. #Femminismo di prima, seconda e terza generazione, femminismo intersezionale, femminismo della differenza ed ecofemminismo, questo film rappresenta una sfida, giacché sentire per quasi due ore i discorsi così orientati delle protagoniste è di fatto una scommessa, ampiamente vinta. Come la stessa regista ha affermato: “Ho fatto questo film perché c’è un sistema da abbattere. Voglio ringraziare l’Academy perché non si è sentita offesa dalle parole ‘donne’ e ‘parlare’ così vicine tra loro.”. Cast particolarmente efficace (#RooneyMara-Ona, #ClaireFoy-Salome, #JessieBucley-Mariche), fotografia seppiata di #LucMontpellier, influenza visiva di #JaneCampion e musiche della compositrice violoncellista islandese #HikdurGuonadottir completano un film molto denso di contenuti, poesia e riflessioni. Ispirante e motivazionale per le donne, educativo e necessario per gli uomini che vogliono stare al passo.

DISCO BOY

Regia: Giacomo Abbruzzese; Interpreti: Franz Rogowski, Morr Ndiaye, Laetitia Ky; Origine: Italia, Francia; Anno: 2023; Durata:91’.

DiscoBoy, opera di esordio del regista Giacomo Abbruzzese, qui anche sceneggiatore, Orso d’Argento al recente Festival di Berlino per il miglior contributo artistico, narra la storia di Aleksey, Franz Rogowski, bielorusso in fuga verso la Francia dove si arruola nella legione straniera. Durante una missione nel delta del Niger ingaggia un corpo a corpo con Jomo, Morr Ndiaye  capo dei ribelli e fratello di Udoka, LaetitiaKy. Sarà l’inizio per un inarrestabile capovolgimento di prospettive esistenziali. Inquinamento, ribellione, anelito ad un ruolo nella società e ribelle rifiuto della stessa, fuga e ricerca di sé, così come sguardo interiore e corrispondenza magica di anime, Disco Boy ricompone e intreccia varie tematiche connesse in un armonioso affresco psichedelico tramite la musica tecno di Vladic. Su tutto primeggia il volto intenso ed espressivo di Franz Rogowsky, capace di esprimere il senso straniante ed emozionante del perdersi e ritrovarsi. Sommuovente.

TERRA E POLVERE

T.O. Yin ru Chenyan; Regia: Li Ruijun; Interpreti: Wu Relnin, Hai Qing; Origine: Cina; Anno: 2022; Durata: 133’

Terra e Polvere (t.o. Yin ru Chenyan) del regista cinese Li Ruijun, qui anche sceneggiatore, presentato in concorso all’ultimo Festival di Berlino, narra la storia del contadino Youtie, Wu Relnin (nella vita reale contadino e zio del regista) e della maltrattata Guiying, Hai Qing (una delle più famose attrici cinesi) che le rispettive famiglie fanno sposare al fine di liberarsene. La cura della Terra e la sua coltivazione diventerà collante della loro conoscenza e cura quotidiana reciproca. Dal niente che li circonda costruiranno la loro casa e la loro relazione amorosa, disvelando tenacia e risorse tipiche della civiltà contadina, nonostante per tutti siano due ‘ultimi’ della società. Il film, vietato in Cina persino sulle piattaforme in streaming, è anche un forte atto di denuncia contro la progressiva urbanizzazione e industrializzazione decisa dal governo cinese che ha decretato la demolizione di interi villaggi rurali. Idealmente connesso con il film Alcarras della regista spagnola Carla Simon premiato proprio a Berlino nel 2022, Terra e Polvere testimonia la preziosità della nostra Terra Madre e della cultura contadina, ivi inclusi gli animali, terzi protagonisti della storia; cultura sempre più circoscritta, la cui morte segnerà la fine anche della nostra storia, come scriveva Pier Paolo Pasolini. Un film poetico, delicato, dalla cura cromatica evidente, ma anche coraggioso e drammaticamente incisivo. Fortemente consigliato!

Alessandra Quagliarella

About Alessandra Quagliarella

Di Bari dove ha frequentato il liceo classico Socrate e si è laurea in Giurisprudenza. Da sempre appassionata di cinema. Nel 2013 ha frequentato il Seminario residenziale di Critica Cinematografica organizzato dalla rivista di settore I duellanti nell'ambito del Bobbio Film Festival ideato e curato dal maestro Marco Bellocchio, nonché il corso di Storia del Cinema presso l'Uniba - Università di Bari a.a.2012/2013. Ideatrice della rubrica "Cinema e Psiche" su Cinemagazzino, rubrica che si propone una riflessione sulle vicende dell’animo umano tramite l’analisi del linguaggio espressivo di quel cinema che se n’è occupato. Nel 2015-2016 ha curato e condotto due trasmissioni sul cinema: 'Sold Out Cinema' e 'Lanterna Magica, 'entrambe su Controradio Bari. Nel 2023 ha curato la rassegna cinematografica collegata al Corso diretto dalla prof.a Francesca Romana Recchia Luciani per le Competenze trasversali con oggetto la Violenza di genere dell'Università di Bari. Nel luglio 2023 ha collaborato alla rassegna 'Under Pressure, azioni e reazioni alla competizione' e nell'ottobre 2023 ha partecipato all'evento 'Taci, anzi parla. Il punto sulla violenza di genere' con un intervento sul film 'Una donna promettente', entrambi organizzati dall'associazione La Giusta Causa.

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