Regia di Martina di Tommaso; Interpreti: Lucica, Ileana, Emanuela; Origine: Italia; Anno 2021; Durata: 15’

Il BiF&st non è solo grandi anteprime internazionali e ospiti da tutto il mondo. Eccezionalmente è stato concesso di omaggiare la giovane regista barese Martina Di Tommaso, scomparsa lo scorso maggio a soli 31 anni, con Vicine, il suo documentario, avente struttura di cortometraggio, dedicato alla Casa Internazionale delle Donne di Roma. Conosciuta come collettivo “Lucha Y Siesta”, il centro di accoglienza, dedicato alle donne che vi si rifugiano anche con i propri figli, torna frequentemente alla ribalta delle cronache con le proprie vicende altalenanti di lotta, minacce di sgomberi, tagli delle utenze, resistenza, vicende giudiziarie.

Vicine racconta con un taglio intimo e femminile i sogni belli e brutti, le speranze, la quotidianità di tre donne con prospettive di vita molto diverse tra loro: Lucica, donna anziana, trova nei momenti in comune con le altre protagoniste, le sue vicine per l’appunto, la sua routine in un ambiente domestico che di routinario non ha nulla; Ileana col progetto di una casa finalmente tutta per sé e per la piccola Emanuela, sua figlia, terza protagonista, una bambina proiettata verso un futuro incerto di cui non conosce neppure i contorni, la quale trova la propria massima gioia nelle piccole luci dei modesti balocchi che tratta come grandi tesori.

Sullo sfondo echeggiano le voci delle attiviste di “Lucha Y Siesta”, assemblea permanente di cooperazione, che solo di recente ha ottenuto dall’amministrazione capitolina un rinnovo di 12 anni sulla gestione della casa famiglia. I visi della collettività spesso sono sfumati, poiché appartenenti a donne con storie che vanno lasciate nel passato, un pattern di teste e anime che sottolinea il concetto di uguaglianza e mutualità. 

La regia enfatizza le espressioni dei volti e i piccoli gesti di intimità, pur rispettando gli spazi vitali di un terreno umano che, se lasciato respirare, non manca di dare i propri fiori e frutti.

Vicine, presentato sia al Festival del Cinema del Reale di Otranto che a Visioni dal Mondo di Milano, è stato proiettato in occasione del BiF&st al Teatro Piccinni nel corso di un evento di commemorazione che ha raccolto le testimonianze di Ivan D’Ambrosio, produttore del film, e dell’Accademia del Cinema di Enziteto, in cui la regista Di Tommaso insegnava. La proiezione pubblica è programmata per venerdì 1 Ottobre alle 19, sempre al Teatro Piccinni.

Secondo le parole della stessa Martina Di Tommaso “La nostra intenzione è sempre stata quella di raccontare Lucha Y Siesta attraverso un ritratto intimo e quotidiano delle donne che la abitano. Quando abbiamo incontrato Lucica, Ileana e Manuela abbiamo capito che non si trattava solo di abitare un luogo, ma di aiutarsi nei momenti difficili, di sostenersi a vicenda. Questi piccoli momenti di vicinanza compongono una storia familiare privata che si oggettivizza e diventa pubblica con l’assemblea finale”.

“Lucha Y Siesta”, come la libertà, come l’indipendenza, come l’amore, non si vende.

Beatrice Zippo

Classe 1983,vive appieno a Capurso, in provincia di Bari. Oltre che una cinefila, appassionata di cinema di autore e di biopic musicali, è un continuum tra i numeri, di cui si occupa di giorno, e le sinestesie delle arti tutte, dalle belle arti alla settima arte, passando per quella culinaria.