And the Oscar goes to – ROCKY

Titolo: Rocky; Regia: John G. Avildsen; Interpreti: Sylvester Stallone, Talia Shire, Burt Young, Carl Weathers, Burgess Meredith; Origine: USA; Anno: 1976; Durata: 119′

Adriaaanaaaaa!” Non si può non emozionarsi di fronte ad una delle scene più cariche di pathos della storia del cinema. L’urlo che ha fatto commuovere anche i machi più impenitenti, non è solo l’urlo di un pugile che ha dimostrato il proprio valore su uno dei ring più temuti della boxe, ma l’urlo di un uomo che ha dimostrato il proprio valore su uno dei ring più temuti del mondo del cinema: Hollywood.
Con appena 100 dollari in banca (e una moglie incinta), nel ’75 Stallone girava gli studios con una sceneggiatura che aveva scritto in tre giorni e che voleva interpretare ad ogni costo. Dopo innumerevoli porte in faccia, la sua determinazione viene premiata: la United Artists finanzia con uno scarso milioncino Rocky che riceverà 10 nomination dall’Academy e che andrà a vincere, sbaragliando Taxi Driver, Quinto potere, Tutti gli uomini del presidente e Questa terra è la mia terra, ben 3 Oscar (Miglior film, regia e montaggio). Riuscendo nell’impresa in cui soltanto Chaplin e Welles erano riusciti prima – cioè l’essere nominati contemporaneamente per la sceneggiatura e la recitazione – Stallone dimostrò al mondo come il sogno americano, se si sa combattere, può essere raggiunto davvero.

 

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About Elena Cappozzo

Dopo la laurea in Filologia Moderna a Padova, studia Film Writing a Roma. Sognando di scrivere “per”, scrive “di” (cinema) qua e là, accendendo ogni tanto un cero a San...SetBlv. Il grande schermo è il suo primo, assoluto amore ma le capita con discreta frequenza di tradirlo con quello della tv e persino con quello del pc (quella da Youtube e serie tv è in realtà una dipendenza piuttosto grave, no judging.)

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