LADY MACBETH
(In Concorso)
Regia: William Oldroyd; Interpreti: Florence Pugh, Cosmo Jarvis; Anno: 2016; Origine: Gran Bretagna; Durata: 89′
William Oldroyd, affermato regista teatrale londinese e porta sugli schermi del 34° TFF un film ispirato a Lady Macbeth del Distretto di Mcensk di Nikolaj Leskov. Una giovane donna di nome Katherine viene fatta sposare con un uomo più maturo di lei che, oltre a rifiutarla sessualmente, la priva di ogni libertà segregandola ad una vita in casa. A seguito di un’esplosione avvenuta nei territori di sua proprietà, il marito la lascia sola in casa insieme alle domestiche e alla manovalanza, e la donna ne approfitta per godersi la libertà. Intrattiene una relazione amorosa con uno stalliere e per coronare questa sua passione è disposta ad annientare ogni possibile minaccia. E’ una donna determinata e senza scrupoli la Katherine di Lady Macbeth, pronta a compiere atti di vera violenza se necessari ad ottenere la sua libertà. Nelle scenografie austere della proprietà inglese di metà Ottocento, i personaggi vengono incarnati da ottimi attori che trasmettono i loro sentimenti al pubblico senza il bisogno di intromettere nel film una preponderante colonna sonora. L’attenzione è da rivolgere soprattutto alla protagonista, interpretata dalla bellissima Florence Pugh, il cui animo animo rigido e prepotente è riflesso nei colori freddi della fotografia.
O ORNITOLOGO
(Onde)
Regia: Joao Pedro Rodriguez; Interpreti: Paul Hamy; Anno: 2016; Origine: Portogallo, Brasile, Francia; Durata: 118′
O Ornitologo inizia quasi come un film di carattere documentaristico, contraddistinto da immagini paesaggistiche e da soggettive che mostrano gli studi che il protagonista sta compiendo sui volatili. Al termine dell’incipit compare il titolo del film in un colore rosso intenso con un font simile a quello di Pulp Fiction, sentore che il film prenderà una strada ben diversa. Infatti quello che vedremo è il viaggio di Fernando che, dopo un incidente fra le rapide di un fiume in Portogallo, viene salvato da due cinesi intenzionate a fare il cammino di Santiago de Compostela ma evidentemente fuori strada. Le ragazze appaiono subito eccentriche e vogliono obbligare Fernando a rimanere con loro per proteggerle… legandolo ad un albero. Scappato dalla coppia, incappa in un gruppo di uomini che indossano costumi con lunghe frange colorate mentre compiono stravaganti riti; Fernando incontra anche un ragazzo sordomuto di nome Jesus in possesso dei suoi oggetti personali ma senza le medicine di cui il protagonista ha bisogno per sopravvivere alla sua malattia. Inizia poi il suo percorso in solitaria fra la natura, fino alla perdita, o al ritrovamento di sé stesso. Il film assume delle tinte bizzarre ma allo stesso tempo incuriosisce e sembra proprio rimodellare il percorso fatto da San Antonio da Padova, come testimonia il particolare finale. O Ornitologo è un film molto particolare e sopra le righe, nonché già Premio per la miglior regia al Festival di Locarno 2016.
AVANT LES RUES
(In Concorso)
Regia: Chloé Leriche; Interpreti: Ricco Bellemare, Kwena Bellemare Boivin; Anno: 2016; Origine: Canada; Durata: 97′
Avant Les Rues, (titolo inglese Before the street), è ambientato all’interno di una riserva di indiani in Québec, precisamente la riserva di Mnawan, la cui tribù originaria prende il nome di Atikamekw. Protagonista del film è il giovane Shwnuk, che trascorre una vita disimpegnata a casa della madre con il patrigno, la sorella Kwena e il figlioletto di Lei. Nel suo bighellonare vestito come un rapper americano, il ragazzo incontra un uomo bianco che gli propone di andare a derubare alcune abitazioni. Durante il colpo però, Shwnuk uccide l’uomo per salvare la vittima del furto, minacciata per aver colto i due sul fatto. Il patrigno del ragazzo, membro del corpo di polizia della riserva, scopre il coinvolgimento di Shwnuk, che nel frattempo cade in una profonda depressione tentando anche il suicidio. Il ragazzo decide così di recarsi nella foresta presso una comunità che lo riporterà in contatto con le sue origini. Avant Les Rue mostra il percorso di un ragazzo che aveva perso la sua strada e lo fa attraverso un costante uso di primi e primissimi piani e con una fotografia fredda ma caratterizzata da colori carichi. E’ notevole e ben studiato anche il carattere antropologico che la regista canadese ha conferito al film, non solo per la sua ambientazione e l’utilizzo di canti indiani intonati dai personaggi, ma anche per la scelta di utilizzare attori non professionisti.
About Giulia Scalfi
Dopo la laurea triennale DAMS con la tesi Da Caramel a E ora dove andiamo?: Il Cinema di Nadine Labaki, consegue la laurea magistrale in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale discutendo la tesi Evoluzione del montaggio e del sonoro nella saga di James Bond. Il particolare interesse per il linguaggio cinematografico la porta a concentrasi maggiormente sulla struttura dei film e sulle scelte stilistiche. E' stata conquistata dal cinema grazie a film come Effetto Notte, Frankenstein Junior e Chicago. Non può negare la profonda stima nei confronti di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez nonostante provi una profonda ammirazione per le cineaste di ieri e di oggi.