Regia: Anne Weil e Philippe Kotlarski
Origine: Francia, Germania, Russia, Canada
Anno: 2013
Durata: 100’
Les Interdits, opera prima realizzata a quattro mani dai registi francesi Anne Weil e Philippe Kotlarski, è stato presentato nella sezione Panorama Internazionale del Bari International Film Festival 2014.
Questa sezione ospita 12 film prodotti nel mondo nell’ultimo anno ed inediti in Italia. Una giuria di 30 spettatori selezionati, presieduta dallo sceneggiatore e regista Francesco Bruni (autore di quasi tutte le sceneggiature dei film di Paolo Virzì e regista di Scialla), attribuirà il premio internazionale Bifest 2014 al regista del miglior film tra quelli in concorso.
Les Interdits, ambientato nel 1978, intreccia storia d’amore e dramma storico. È la vicenda di Carole (la cantante francese Soko) e Jérome (Jérémie Lippmann), cugini ventenni, che da Parigi partono con un viaggio organizzato alla volta di Odessa. Durante il giorno fanno i turisti, mentre la notte incontrano clandestinamente un gruppo di ebrei perseguitati dal regime sovietico per aver cercato di abbandonare la Russia.
Nell’entrare in contatto con la realtà assurda e brutale del regime, ciascuno dei due giovani manifesta la sua differente personalità: Carole aperta al rischio e animata dall’impegno in cui crede; Jérome introverso ed in segreto innamorato della cugina, reale motivo del suo viaggio.
La crescita di entrambi si intreccia con un progressivo innamoramento che non viene vissuto al ritorno a Parigi ma, forse dopo 10 anni, quando i due si ritrovano in Israele in seguito al crollo del muro di Berlino.
I due autori, presenti in sala alla proiezione del film ed in conferenza stampa il giorno successivo, hanno dichiarato di aver iniziato il progetto quasi otto anni fa, prendendo spunto da un viaggio che proprio Anne Weil (la regista) aveva compiuto nello stesso periodo, negli stessi luoghi ed alla stessa età della protagonista.
«Siamo partiti da un’esperienza personale perché crediamo che il cinema sia una visione soggettiva; partire da se stessi non è una scelta, ma una necessità. Ma è altrettanto vero che il racconto personale contenuto nel film permette di porre agli altri degli interrogativi».
«Questo film è anche un lavoro sulla memoria. Ho cercato di ricostruire le sensazioni che avevo sentito in Russia durante il mio viaggio, in particolare le sensazioni che avevo della dittatura e la doppia vita quasi schizofrenica vissuta dai due protagonisti, turisti di giorno e a contatto con gli esuli ebrei di notte» ha dichiarato la Weil.
L’approccio alla regia è stato condotto con una divisione di massima dei ruoli: la Weil si è occupata del cast e della direzione degli attori, Kotlarski delle immagini e del montaggio.
Il film è prevalentemente girato in interni, con una fotografia che predilige i toni autunnali, i primi e i medi piani, senza movimenti degni di nota della macchina da presa.
In realtà Les Interdits si distingue per la storia, particolare e delicata, riuscendo a trasmettere quel senso di triste e rassegnata impotenza dei sottoposti al regime (tutti attori russi davvero bravi) in contrasto con l’apertura al mondo dei protagonisti, interpretati in maniera molto credibile dai due giovani esordienti.
«Il progetto è nato con un’idea ambiziosa: narrare un’educazione sentimentale e al contempo politica ambientata in un mondo che ormai non c’è più, ma che ha lasciato in noi qualcosa di importante ancora adesso.»
Inevitabile pensare all’importanza storica del crollo del muro di Berlino, del quale vengono riproposti alcuni filmati di repertorio.
«A volte pensiamo che sia tutto uno scherzo», commenta amaramente un personaggio del film; il crollo dei muri interiori, innalzati da anni di paura e sospetto, purtroppo necessita di molto più tempo.
About Alessandra Quagliarella
Di Bari dove ha frequentato il liceo classico Socrate e si è laurea in Giurisprudenza. Da sempre appassionata di cinema. Nel 2013 ha frequentato il Seminario residenziale di Critica Cinematografica organizzato dalla rivista di settore I duellanti nell'ambito del Bobbio Film Festival ideato e curato dal maestro Marco Bellocchio, nonché il corso di Storia del Cinema presso l'Uniba - Università di Bari a.a.2012/2013. Ideatrice della rubrica "Cinema e Psiche" su Cinemagazzino, rubrica che si propone una riflessione sulle vicende dell’animo umano tramite l’analisi del linguaggio espressivo di quel cinema che se n’è occupato. Nel 2015-2016 ha curato e condotto due trasmissioni sul cinema: 'Sold Out Cinema' e 'Lanterna Magica, 'entrambe su Controradio Bari. Nel 2023 ha curato la rassegna cinematografica collegata al Corso diretto dalla prof.a Francesca Romana Recchia Luciani per le Competenze trasversali con oggetto la Violenza di genere dell'Università di Bari. Nel luglio 2023 ha collaborato alla rassegna 'Under Pressure, azioni e reazioni alla competizione' e nell'ottobre 2023 ha partecipato all'evento 'Taci, anzi parla. Il punto sulla violenza di genere' con un intervento sul film 'Una donna promettente', entrambi organizzati dall'associazione La Giusta Causa.