VENEZIA 73 – HACKSAW RIDGE / EL CIUDADANO ILUSTRE / PIUMA

HACKSAW RIDGE
Fuori concorso

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Regia: Mel Gibson; Interpreti: Andrew Garfield, Teresa Palmer, Vince Vaughn; Anno: 2016; Origine: USA, Australia; Durata: 131′

Quale miglior storia se non quella del primo obiettore di coscienza americano per ritornare alla regia sul grande schermo: Mel Gibson nel suo war movie narra le vicende di Desmond Doss, giovane americano che si arruola come volontario soccorritore durante la seconda guerra mondiale e affronta il conflitto senza mai impugnare un’arma. Hacksaw Ridge può essere diviso in due parti: la prima, l’incontro con la futura fidanzata e la lotta nella caserma per fa valere le sue idee, e la seconda, la guerra vera e proprio contro i giapponesi ad Okinawa. Sebbene il personaggio di Doss (interpretato da Andrew Garfield) possa ricordare una figura cristologica che si immola per l’umanità, sembra invece rappresentare un esempio di integrità morale, una persona fedele ai suoi principi al di là di ogni religione (sebbene porti con se la Bibbia e preghi, il personaggio non viene mai raffigurato in chiesa). La potenza visiva del film è indiscussa, non solo per l’iper realismo che regna sovrano nelle scene della battaglia sull’isola giapponese. Questa intensità avvicina lo spettatore alla storia che quindi ha tutte le caratteristiche per commuovere il grande pubblico.

Giulia Scalfi

EL CIUDADANO ILUSTRE
In concorso

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Regia: Mariano Cohn, Gastón Duprat; Interpreti: Oscar Martinez, Dady Brieva, Andrea Frigerio; Anno: 2016; Origine: Argentina, Spagna; Durata: 118′

Daniel Mantovani è uno scrittore argentino premio Nobel per la letteratura che decide di tornare al paese d’origine, Salas (luogo in cui ha ambientato tutti i suoi romanzi), dopo 40 anni di assenza, in seguito ad un invito. Dovrà fare i conti con i suoi concittadini e le reazioni che le sue opinioni suscitano.
Con la scena iniziale i registi inquadrano il personaggio del protagonista, al limite dell’ambiguità, diviso tra il rifiuto della fama e la denuncia delle trappole del successo per l’integrità degli scrittori e artisti, e il compiacimento per il favore che pubblico e critica gli dimostrano. Questa ambiguità sarà resa sempre più evidente a contatto con le persone che ritrova a Salas e la distanza tra loro e Daniel sarà fonte di tensioni sempre più forti. Il tono iniziale da commedia si stempera sempre di più e il film assume, nella seconda parte, l’atmosfera di un dramma ai limiti del thriller. Le prove degli attori sono tutte buone, soprattutto quella di Oscar Martinez, ma il passaggio tra la prima e la seconda parte sembra non essere pienamente risolto: il degenerare della situazione appare forse un po’ forzato, anche se il finale è comunque riuscito.

Alessandra Pirisi

PIUMA
In concorso

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Regia: Roan Johnson; Interpreti: Luigi Fedele, Blu Yoshimi; Anno: 2016; Origine: Italia; Durata: 98′

Ferro e Cate stanno per avere il loro primo figlio. Tutto bene, se non fosse che hanno 18 anni, non hanno ancora dato la maturità e si trovano a  vivere a casa dei genitori di Ferro, non particolarmente entusiasti di dover ospitare i due ragazzi.
L’atmosfera del film di Roan Johnson rispecchia il titolo: la storia è raccontata con tono leggero, calandosi nel mondo dei due protagonisti, decisi ad avere un figlio, ma non del tutto consapevoli di quanto un tale evento possa incidere sulle loro vite. La narrazione è scandita dai mesi della gravidanza, durante i quali i due ragazzi affrontano imprevisti, ripensamenti e problemi, molto spesso portati dagli adulti, quasi più irresponsabili di loro. Il regista inserisce scene surreali che alleggeriscono ulteriormente il racconto e dà un punto di vista nuovo su un ambiente, quello degli adolescenti, spesso descritto come totalmente inconsapevole della realtà circostante e concentrato su se stesso.

Alessandra Pirisi

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