Real love: Prefabbricato francese di crisi familiare. “Copia carbone”
Les tombeaux sans nome: Circoli karmici, cantilene cambogiane e fantasmi rossi. “Soporifero a malincuore”
Sulla mia pelle: Borghi fassbenderiano, dolore che – come da titolo – si fa apprezzabilmente percepire. “Degno sdegno”
The mountain: Androgini, metatesti, trascendenze, il Mount Shasta della Velouria di Sydney Hall, la location di Three generations (che raccontava un’EF non a caso transessuale), (in)quadrati mirabilmente per un CG in brodo di giuggioelle. “Ellettroshock”
Isis tomorrow: Solidamente informativo, ma per tenere sveglio il redattore provato ci vuole qualcosa di più. “Solo perché era in Darsena”
TELLEGRAMMI (o di CG lontano dai suoi catasterismi)/2
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