Quell’amico lì. Quello un po’ “imbarazzante”. Ce l’avete tutti.
Quello che quando parlate di cose per voi di vitale importanza cade dalle nuvole e vi sgrana due occhi che manco Patrick di SpongeBob. Quello che non ha mai provato i pop corn con la nutella, non ha mai ascoltato Stairway To Heaven al contrario o non ha mai giocato a Super Mario Bros.
Ecco.
Per l’appunto, a pochi giorni dall’uscita del film che state aspettando da mesi con l’impazienza di un bambino la notte di Natale, può capitare che quell’amico vi sganci LA rivelazione.
Una rivelazione che non riuscirete ignorare, perdonare, accettare. Una rivelazione che vi farà mettere in discussione anni e anni di amicizia, che vi farà urlare disperati sotto la doccia “My all life’s been a lie”.
“Jurassic Park? Non l’ho mai visto!” Parole che suonano come coltellate.
Amici brutalmente traditi! Conoscenti di persone orribili che non hanno mai visto il capolavoro spilberghiano! Uniamoci allo sfogo di chi ha appreso da poco l’atroce verità.
Un’appassionata lettera in omaggio al film che ha entusiasmato l’intera generazione anni ’90, schiere di paleontologi fino ad allora ignorati dalla società e i venditori abusivi di pseudo-ambra.
Perché potresti anche tu avere una “Laura” vicino a te, e non essertene mai accorto.
Cara Laura,
finalmente questa settimana uscirà l’attesissimo Jurassic World e… stento a credere che in quasi otto anni di amicizia io non sia ancora riuscita a farti vedere Jurassic Park, film che ha segnato un’epoca e plasmato un immaginario (nonché reso noi bambini degli anni Novanta dei pazzoidi ossessivo-compulsivi).
Lo sai che quando andiamo a correre insieme, per riuscire ad andare più veloce immagino che mi stiano inseguendo dei velociraptor, vero?! E lo sai che ancora prima di desiderare un cane, ho desiderato un piccolo cucciolo di T-Rex?! (Fra l’altro tu che studi biotecnologie potresti benissimo accontentarmi: dovresti soltanto trovare una zanzara preistorica custodita per secoli nell’ambra…). Cosa darei per sentirlo “ruggire” tra le mie braccia! Ancora mi emoziono a sentire il loro verso ogni volta che riguardo il film (il sound design è veramente azzeccatissimo).
Ebbene sì, Jurassic Park è in grado di coinvolgerti e farti emozionare facendoti tornare bambino! Lo stesso Spielberg, infatti, ha affermato che desiderava girare il film con lo stesso sguardo di quando da piccolo sfogliava i libri illustrati con le immagini di dinosauri, immaginando cosa sarebbe potuto accadere se ci si fosse imbattuti in uno di loro. E sicuramente ci è riuscito!
Lo staff di Spielberg ha lavorato per ben tre anni alla pre-produzione del film, avvalendosi anche dei consigli del famoso paleontologo Jack Horner per reperire informazioni sui dinosauri e sul loro aspetto, in modo da renderli davvero credibili. Se in Jurassic Park “l’uomo gioca a fare Dio”, la troupe e i tecnici del film hanno sicuramente dimostrato che il cinema è in grado di plasmare davvero l’immaginario comune, rendendo immagini e suoni indelebili nelle menti degli spettatori.
Il mescolarsi di elementi drammatici (ai dinosauri piace mangiare le persone) ed elementi ironici (le persone che sopravvivono poi ci ridono un po’ su), ne fanno una pellicola godibilissima e adatta a tutti i tipi di pubblico.
Fra i protagonisti, il paleontologo Alan Grant (Sam Neill), la paleobotanica Ellie Sattler (Laura Dern), il dolcissimo John Hammond (intrepretato dallo scomparso Richard Attenborough), i suoi nipoti Alex e Tim e il matematico Ian Malcom (Jeff Goldblum). È meraviglioso vederli imbattersi nei dinosauri carnivori e sentire le urla di Alex! I consigli che dispensa Alan Grant, poi, potrebbero tornare utili… Ricorda: se un giorno passeggiando ci dovessimo ritrovare davanti un T-Rex non dobbiamo muoverci! “Se stiamo ferme non ci vede!” (O forse funziona solo con gli animatronic.)
Ci tengo davvero che tu veda questo film, non solo perché ha segnato un importante cambiamento nella storia del cinema (dall’impatto che ebbe sugli spettatori alla modalità di realizzazione degli effetti speciali), ma anche perché ha segnato inequivocabilmente il mio amore per la cinematografia. Ricordo ancora quando lo guardai per la prima volta con mio padre: all’attacco del T-Rex ero leggermente impaurita e lui continuava a dirmi “Ma no non vedi come cadono le pareti della casetta? Come nei cartoni animati! E poi dai, il signore che viene mangiato è tipo un biscottino”. Alla fine la cassetta di Jurassic Park l’ho consumata, tanto che mio padre al ritorno da un viaggio, mi regalò la cassetta de Il Mondo Perduto, il secondo film della saga… La mia prima VHS originale! E non è finita qui! Indovina qual è stato il primo film che ho avuto l’occasione di guardare in Dolby? Jurassic Park III! Ricordo quel giorno come se fosse ieri… ero letteralmente incantata dai suoni attorno a me!
Insomma… non puoi dire di conoscermi veramente se non conosci questa trilogia (che ti “invito gentilmente” a vedere da me questo weekend in una maratona non-stop con tanto di popcorn alla nutella.)
Detto ciò, spero proprio di averti convinta e… considera che se anche tu lo amerai, il nuovo Jurassic World sarà all’altezza delle aspettative (e poi c’è Chris Pratt)!
Giulia
Leggi anche:
JURASSIC PARK – Gli effetti speciali
JURASSIC PARK – Il sound design
JURASSIC PARK – La trilogia
JURASSIC WORLD

About Giulia Scalfi
Dopo la laurea triennale DAMS con la tesi Da Caramel a E ora dove andiamo?: Il Cinema di Nadine Labaki, consegue la laurea magistrale in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale discutendo la tesi Evoluzione del montaggio e del sonoro nella saga di James Bond. Il particolare interesse per il linguaggio cinematografico la porta a concentrasi maggiormente sulla struttura dei film e sulle scelte stilistiche. E' stata conquistata dal cinema grazie a film come Effetto Notte, Frankenstein Junior e Chicago. Non può negare la profonda stima nei confronti di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez nonostante provi una profonda ammirazione per le cineaste di ieri e di oggi.