
«Interpretare Rosa è stato come un sogno che si realizza» – ci racconta la giovane attrice Claudia Nicolazzo (classe 1994) che dal secondo episodio di Cuori, fiction di RaiUno (è prevista una seconda serie) con Daniele Pecci, Matteo Martari e Pilar Fogliati, (ieri l’ultima puntata, ma è recuperabile su RaiPlay) è entrata prepotentemente nella storia, con il personaggio di Rosa, una giovane operaia di diciott’anni che sogna di diventare una ballerina classica. Siamo sul finire degli anni 60 e per studiare bisogna lavorare sodo; peccato che proprio ad un passo dal provino per entrare in accademia, Rosa sia stata colta da un malore che l’ha portata dritta alle Molinette di Torino, ospedale all’avanguardia negli studi di cardiochirurgia, dove scopre di avere una grave malformazione al cuore.
«CUORI è stata la mia prima esperienza televisiva con una lavorazione così lunga, è durata più di 6 mesi! – ci racconta Claudia Nicolazzo con entusiasmo – Una vera impresa. Il provino l’ho fatto a Gennaio 2020. Dovevamo iniziare le riprese a marzo proprio quando è iniziato il periodo più brutto per tutti noi con la pandemia e il lockdown. Ero a pezzi, ho pensato: “No! Proprio quando ho avuto la mia prima occasione importante! “E invece è andato tutto bene. A settembre abbiamo cominciato le riprese a Torino.»
Com’è andata?
«All’inizio è stato molto duro perché eravamo in zona rossa. Praticamente ci trovavamo insieme solo sul set, poi dovevamo mangiare da soli in camerino, la sera dovevamo rientrare nelle nostre abitazioni, senza uscire. Mi hanno molto aiutato i miei colleghi: Pecci, Martari, Fogliati etc., ma socialità zero. Nelle ultime settimane quando siamo diventati zona gialla, ci siamo allargati!»
Come hai approcciato un personaggio così statico, che è sempre dentro una stanza in ospedale?
«Ho studiato molto ma di volta in volta, anche perché mi concentravo scena per scena, cercando di immedesimarmi nella sua condizione. Rosa vorrebbe fare tanto, si sente dentro molta energia, ma poi non può nulla per via dei suoi problemi al cuore. Spesso dice “Voglio alzarmi, sto bene” anche per andare incontro al giovane medico di cui si è innamorata. E invece deve stare a letto. Ci sono stata anche io costretta a letto. Sono stata veramente distesa a letto per un sacco di tempo, quindi l’ho capita un po’.»

In questo periodo Claudia Nicolazzo è anche su Amazon Prime con il film Quando sarò bambino di Edoardo Palma con Sergio Rubini.
«E’ un film delizioso per famiglie, a episodi, ed è ambientato in diverse epoche storiche E’ un’occasione che mi è arrivata quando partecipai a dei workshop con Sergio Rubini. I produttori scelsero il cast proprio fra i partecipanti. Sono molto contenta che sia arrivato in streaming perché, come molti film indipendenti, ha avuto una piccola e breve distribuzione nei cinema.»
Cosa speri per il tuo futuro?
«Spero che Rosa entri nei cuori degli italiani e che con lei possa entrarci anch’io. Spero che questo gradimento mi possa portare altri lavori al cinema, in teatro, che adoro. Ho studiato tanto e fatto tanti sacrifici per questo… è il mio sogno.»
Antonella Matranga
Barese, di origine siciliana, ha lavorato a Milano, per un decennio a Parigi e oggi vive a Roma. Giornalista, videoreporter, sceneggiatrice e regista. Ha cominciato la sua carriera nel 1988 a Milano per Il Giornale di Montanelli, per poi continuare con la Voce e il settimanale Epoca. Ha realizzato in questi anni reportage e documentari per Report, Così va il mondo, Okkupati, Matrix, Rainews24. Ha firmato la regia per RaiSatExtra di Video Viva Radio 2 con Fiorello e Baldini. È autore e regista del film doc Anime di Periferia uscito quest’anno con Corriere dello Sport. Realizza interviste a personaggi della scena internazionale per La Repubblica e i suoi magazine: Robinson, D, DLui.