Il 2022 è stato costellato di bellissimi film…che mi sono persa. Per ‘enne’ motivi non sono riuscita ad andare al cinema che pochissime volte quindi ho visto solo quello che passava sulle varie piattaforme.
Se chiedi a qualcuno perché non va più al cinema spesso ti senti rispondere “Non vado mica al cinema se poi tra tre settimane lo stesso film è su Sky o Netflix!” ma non era questo il mio motivo. So bene che ci sono film che escono solo al cinema e ci sono film che si dovrebbero vedere solo sul grande schermo. Il mio primo obiettivo del 2023 sarà infatti riprendere ad andare a vedere i film in sala con la frequenza che è sempre stata mia e di chi, come me, ama davvero il cinema. Almeno un paio di volte al mese.
Tra le pellicole del 2022, alcune mi sono piaciute tanto, (molte) altre (molto) meno.
Per indole mi rimane sempre più impresso quello che ho apprezzato rispetto a quello che non mi è piaciuto quindi se mi chiedessero di scegliere tre film dell’ultimo anno che mi hanno colpito, tre titoli mi saltano subito alla mente.
Io che, a dire di tutti, vedo solo film d’autore (leggasi: pesanti) lontani anni luce dalla commedia e che non ho mai apprezzato molto la sua declinazione italiana, quest’anno sono rimasta piacevolmente sorpresa dall’ironia brillante di tre commedie tutte italiane.
Falla girare. Per lanciarsi dalle stelle. Beata te.
FALLA GIRARE – THE LAST JOINT regia: Giampaolo Morelli – Prime Video
Di e con Giampaolo Morelli, questa commedia è ambientata in un mondo quasi distopico in cui la marijuana è sparita dalla faccia della Terra e ciò ha fatto impennare il tasso dei suicidi. Un intellettuale e un influencer, Natan, mettono da parte le loro abissali differenze di pensiero e stile di vita per cercare insieme di ripristinarne la coltivazione della ‘ganja’ utilizzando l’unico esemplare ancora disponibile, trovato misteriosamente nella villa di Natan.
Già dalla prima scena siamo investiti da una sequenza di gag esilaranti, strutturate, non lasciate al caso, ma inanellate con sapienza. Giampaolo Morelli è come sempre in parte, certi personaggi sono cuciti proprio su di lui che dà il meglio di sé nel ruolo di un eccentrico e vanesio youtuber. Basta guardarlo per ridere quando il suo personaggio storce il viso in un’espressione ammiccante e autocompiaciuta. I due dei The Jackal, Ciro Priello e Fabio Balsamo, gli fanno da ottima spalla perché anche la loro natura comica si esprime in una mimica facciale sorprendente.
BEATA TE regia: Paola Randi – Sky
Fabio Balsamo lo troviamo anche in quest’altro deliziosissimo film in cui interpreta il ruolo di un buffo Arcangelo Gabriele dall’improbabile accento argentino (“è la lingua del Papa”) sceso sulla Terra per annunciare a Marta / Serena Rossi, single impenitente, che presto partorirà un figlio.
La sceneggiatura scritta a quattro mani da Lisa Nur Sultan e Carlotta Corradi tratta dalla pièce teatrale Farsi fuori di Luisa Merloni è solida, ricca di momenti esilaranti e dialoghi brillanti. Non ha una falla, una buca, tutte le scene sono calibrate da una dose di umorismo che non stanca mai anzi, sorprende continuamente occhi e udito.
Si ride ma si ragiona con il sorriso sul ruolo della donna single non madre che si sente realizzata nonostante questo suo ruolo di donna non venga, purtroppo ancora troppo spesso, considerato ‘compiuto’ socialmente, come mutilato dall’assenza dell’esperienza della maternità.
Il film riesce a sottrarsi alla banalità di buonismi e cliché. Le più felici non sono le donne madri perché realizzate a 360 gradi, ma neanche quelle single perché scevre dalla responsabilità materna. Molto semplicemente “Sono più felici le donne felici” come risponde la ginecologa alla domanda, universale, rivoltale da Marta.
PER LANCIARSI DALLE STELLE regia: Andrea Jublin – Netflix
Comincia con lo sfondamento immediato della quarta parete questo film di Jublin. Seguiamo la protagonista, che amiamo da subito, nel susseguirsi di vicende tragicomiche dovute ad un importante disturbo d’ansia di cui soffre. E chi di noi non ne soffre in questo ultimo, lungo e pesante periodo? Scatta quindi immediatamente un’empatica immedesimazione nel dolcissimo ed espressivo viso di Sole che vira in un attimo dallo spavento dettato dall’ansia ad esplosioni di sorrisi luminosi.
Ispirato all’omonimo romanzo di Chiara Parenti e sceneggiato dalla giovane Alice Urciuolo, Per lanciarsi dalle stelle è una commedia godibilissima anche per un pubblico non necessariamente giovane (come nel mio caso) perché le battute e le problematiche di fondo sono trasversali e non arrivano solo a quella generazione di ventenni rappresentata dalla protagonista.
Di questi tre film è stato detto che strizzano l’occhio agli stilemi da commedia d’Oltreoceano, “quelli che le commedie le sanno fare”. Secondo me prendono in prestito qualche ingrediente, ma non hanno l’esasperazione becera e pecoreccia di certa comicità statunitense che scade di frequente nella demenzialità.
Il risultato è un’equilibrata miscela di intelligenza e umorismo profondamente personale, i colori e gli accenti sono nostrani, familiari. È tornare a far ridere ma in chiave contemporanea con un’ironia che da tempo mancava al nostro cinema.
Ivana Mennella
About Ivana Mennella
Partenopea di nascita e spirito, ma milanese di adozione, si trasferisce all’ombra della bela Madunina nel 2007. A 10 anni voleva fare la regista. A 20 la traduttrice per sottotitolaggio e adattamento dialoghi. A 30 la sceneggiatrice. A 40 sa con certezza una sola cosa ossia che il cinema è ancora e resterà sempre la sua più grande passione.