34 TFF – LOS DECENTES / VETAR / WIR SIND DIE FLUT

LOS DECENTES

(In Concorso)

los decentes

Regia: Lukas Valenta Rinner; Interpreti: Iride Mockert, Ivanna Colona Olsen, Martin Shanly; Anno: 2016; Origine: Argentina; Durata: 100′

Sì! La persona che vedete nell’immagine qui sopra è la protagonista del film. Si chiama Belén. Non ha un aspetto curato, anzi, cammina ingobbita, è trasandata e di poche parole, come se non avesse davvero niente da dire. Trova lavoro come domestica in un ricco quartiere periferico di Buenos Aires che confina, delimitato da una recinzione elettrificata, con una zona dove uomini e donne vivono in armonia nudi nella natura. Durante le mansioni domestiche Belén scopre questo luogo atipico e cerca di avvicinarsi alla sua scoperta nonostante la padrona di casa non faccia che inveire contro gli “indesiderati vicini” che non la fanno dormire. Malgrado i timori iniziali, Belén si denuda e inizia a seguire lo stile di vita di queste persone che la avvicinano a nuovi pensieri ed esperienze. Titolo inglese del film è The decent woman proprio a sottolineare come la protagonista riesca a vivere fra due mondi così diversi: da una parte la libertà confinata in un filo elettrificato e dall’altra la borghesia chiusa in sé stessa che rigetta il diverso. Le inquadrature fisse lasciano spazio alla recitazione degli attori e i campi totali esprimono il loro rapporto con il soleggiato ambiente circostante. La rigidità ed espressività corporea degli attori, soprattutto dell’attrice protagonista Iride Mockert, arrivano al pubblico senza che siano necessarie le parole. Nel film non manca la componente ironica ed un riuscito motivo musicale che rende ulteriormente piacevole la visione.

VETAR

(In Concorso)

vetar

Regia: Tamara Drakulic; Interpreti: Tamara Stajic; Anno: 2016; Origine: Serbia; Durata: 70′

Mina, una ragazza adolescente, si trova in vacanza con il padre sul fiume Bojana in Montenegro. Il fatto di non avere una figura femminile accanto, le decisioni del padre di avere un figlio con l’attuale compagna e la cotta per l’istruttore di surf (a sua volta fidanzato) lasciano la giovane inquieta e pronta ad atti autolesionisti. Il film è tratto dal racconto di Ana Rodic Kites mentre il titolo inglese del film è Wind. Quello che la regista serba sembra voler comunicare (a maggior ragione con le dichiarazioni in sovrimpressione alla fine del film) è la bellezza di un ambiente, quello alla foce del fiume Bojana, che sta rischiando di svanire a causa delle numerose saline e, di conseguenza, dell’estinzione degli aironi (che compaiono in una animazione ad inizio e conclusione del film). La fotografia sembra non ritrarre l’effettivo clima ambientale con toni caldi, ma, per l’ennesima volta, le tonalità fredde trasportano la storia in un vortice di malinconia. Non bastano alcune inquadrature ben studiate per dare forza al film che non scuote quanto potrebbe fare il vento.

WIR SIND DIE FLUT

(In Concorso)

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Regia: Sebastian Hilger; Interpreti: Max Mauff, Swantje Kohlhof; Anno: 2016; Origine: Germania; Durata: 85′

We are the tide è ambientato nella cittadina costiera tedesca di Windholm da cui nel 1994 si è ritirata la marea, senza più tornare. Con il ritrarsi dell’acqua, sono scomparsi tutti i bambini del paese ad esclusione di una ragazza che supporterà i protagonisti per svelare il mistero dell’accaduto. Michael e Jana sono una coppia di giovani scienziati che, nonostante il divieto della commissione universitaria, si recano nel paese quasi spettrale, abitato da genitori sofferenti ed arrabbiati, alla ricerca di alcuni dati per sostenere la loro indagine scientifica. Nonostante gli interessanti elementi della trama, il film offre troppe possibili interpretazioni lasciando confusi e con tanti interrogativi. Si parla di fisica, di metafisica, di rapporto di coppia, di malattia, della morte giusta ed ingiusta e del trascorrere del tempo, che a Windholm si è fermato lasciando un grande vuoto. Estremamente affascinante ed accattivante è invece la scelta delle musiche, che rafforzano i personaggi e la componente visiva ottenuta attraverso una bellissima fotografia e un’attenta composizione delle inquadrature.

 

About Giulia Scalfi

Dopo la laurea triennale DAMS con la tesi Da Caramel a E ora dove andiamo?: Il Cinema di Nadine Labaki, consegue la laurea magistrale in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale discutendo la tesi Evoluzione del montaggio e del sonoro nella saga di James Bond. Il particolare interesse per il linguaggio cinematografico la porta a concentrasi maggiormente sulla struttura dei film e sulle scelte stilistiche. E' stata conquistata dal cinema grazie a film come Effetto Notte, Frankenstein Junior e Chicago. Non può negare la profonda stima nei confronti di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez nonostante provi una profonda ammirazione per le cineaste di ieri e di oggi.

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