FESTIVAL DEL FILM LOCARNO – LISTEN UP PHILIP

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Regia: Alex Ross Perry; Interpreti: Jason Schwartzman, Jonathan Pryce, Elisabeth Moss, Krysten Ritter, Joséphine de La Baume; Origine: USA; Anno: 2014; Durata: 110’

Philip è uno scrittore in attesa della pubblicazione del suo secondo romanzo. Convive con la fidanzata Ashley, fotografa, ma né la relazione con lei, né il sicuro successo del libro in uscita riescono ad allontanare l’inquietudine che l’ha assalito. Quando lo scrittore Ike Zimmerman, suo idolo, gli propone di passare del tempo nella sua tenuta di campagna, Philip coglie l’occasione per estraniarsi ancora di più da ciò che lo circonda.

Terzo lungometraggio del regista statunitense Alex Ross Perry (Impolex, 2009, The Color Wheel, 2011), Listen up Philip è in gara nella sezione Concorso internazionale del Festival del Film di Locarno. Centro del film è il protagonista Philip, scrittore egocentrico e arrogante. Il suo carattere difficile e il suo egoismo lo portano ad allontanare tutte le persone a lui vicine: l’editore con cui pubblica i libri, i vecchi amici, la fidanzata. Tutti vengono accusati di non tenere a lui, di ostacolarlo nella sua carriera e di impedirgli di raggiungere la sua realizzazione personale. L’unico che sembra capirlo è Ike Zimmerman, anch’egli scrittore, ormai ritiratosi a vivere in una tenuta in campagna, dopo aver tagliato ogni contatto e legame con le persone che conosceva. Ike e Philip sembrano essere la stessa persona in due momenti diversi della vita: Ike rappresenta quello che Philip diventerà se continuerà a comportarsi nello stesso modo, mettendo fine a ogni relazione e allontanando chiunque gli stia vicino (così come la figlia di Ike costantemente gli ricorda).

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La ripetizione degli stessi atteggiamenti e comportamenti è una routine che imprigiona i personaggi e a cui alla fine sembra impossibile sfuggire. Lo slittamento del punto di vista assunto dalla macchina da presa permette di mostrare lo stesso senso di isolamento in Ike e Philip. I personaggi maschili non hanno modo di cambiare, mentre una possibilità maggiore sembra data a quelli femminili: Ashley tenta di rifarsi una vita senza Philip, pensando a se stessa senza di lui, mentre la figlia di Ike prova continuamente a capire cosa ha allontanato il padre e in qualche modo a ricucire il rapporto.

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Oltre a cambiare il punto di vista e soffermarsi alternativamente su Philip, Ashley e Ike, la storia viene narrata anche attraverso una voce esterna. Molto frequente è l’uso della macchina a mano e di inquadrature ravvicinate, come primi piani e dettagli, quasi il regista volesse raggiungere una maggiore intimità con i personaggi.
La volontà di mostrare la specularità tra Philip e Ike e la loro differenza da Ashley attraverso l’assunzione dei tre punti di vista diversi, porta il regista a dilungarsi eccessivamente, tuttavia le performance degli attori sono molto buone e permettono di apprezzare il film e la storia.

Il film è stato premiato al Festival del Film Locarno con il Premio speciale della giuria.

About Alessandra Pirisi

Tra i fondatori di Cinemagazzino, ne è stata redattrice e collaboratrice fino al dicembre 2018. Laureata all’Università di Bologna in Lettere moderne. I suoi interessi vertono su letteratura (suo primo amore), teatro, danza, cinema, musica e Bruce Springsteen. Si interessa – molto – a serie tv, in particolar modo poliziesche. Ha un'ossessione totalizzante per il cinema indiano.

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