Titolo: Bingo: Il re delle mattine; Titolo originale: Bingo: O rei das manhas; Regia: Daniel Rezende; Interpreti: Vladimir Brichta, Leandra Real; Origine: Brasile; Anno: 2017; Durata: 113’
La storia vera dell’attore Augusto Mendes, protagonista della trasmissione più vista della tv brasiliana, nei panni del clown Bingo.
La terza edizione del Bari Brasil Film Fest, organizzato dall’associazione culturale Abaporu, si propone di far scoprire un lato inedito del Brasile, andando oltre la stereotipata immagine della triade ‘carnevale, calcio, belle donne’. In particolare questa edizione propone storie di individui, emblema di una società complessa e simbolo di altrettanti mutamenti sociali.
Tale è sicuramente la storia narrata in Bingo: il re delle mattine, film di esordio del regista Daniel Rezende che ha un passato da montatore di tutto rispetto, avendo lavorato con Fernando Meirelles nel film cult City of God e con Terrence Malick in The tree of life; il film ha rappresentato il Brasile nella edizione degli Oscar 2017 e ha vinto numerosi premi internazionali.
Bingo narra una storia vera: quella di Augusto Mendes, interpretato magistralmente da Vladimir Brichta (attore della nuova scuola brasiliana), un padre single e attore che sbarca il lunario recitando in porno soft. Augusto finalmente svolta quando si conquista la parte di un clown, Bingo, in un morning show per bambini, show che diventa la trasmissione più vista della tv brasiliana, spodestando la roccaforte delle telenovelas, grazie alle capacità attoriali, anche di improvvisazione, proprie di Augusto e ad alcune scelte innovative che lo stesso riesce ad apportare al programma. Il successo e la celebrità conquistate si scontrano però con una clausola contrattuale che impedisce di svelare la vera identità del clown. Da qui inizia per Augusto una buia discesa che si risolverà con un brillante stratagemma.
Il film, ambientato negli anni 80’, ha un ritmo incalzante e sostenuto dal gusto pop, per ambientazione, colori e scelte musicali (svariati i pezzi della english new wave che la colonna sonora propone), con alcune inquadrature dalle insolite prospettive e una sceneggiatura brillante e dallo humor deciso.
Bingo diventa anche occasione per illustrare l’evoluzione della televisione: lo show è il primo che propone le telefonate da casa dei bambini, nonché una sensuale ballerina che intrattiene con i suoi stacchetti. Il clown Bingo è al di fuori delle regole, impertinente, scorretto, anche un po’ volgare (ricorda per certi versi Crusty Clown dei Simpson) ed è incredibile come un irriverente show per bambini sia per certi versi più un prodotto per adulti: in ogni caso è stato per anni un vero successo.
Ma vi è di più! L’altro tema che affronta questa opera è quello della maschera: la maschera per un attore è fondamentale, ma deve anche arrivare il momento di dismetterla per raccogliere i plausi del pubblico, quasi un riconoscimento della propria identità. Condannato a rivestire in eterno i panni di un clown che diventa una gabbia, l’uomo al di là dell’attore non esiste, così come ciascuno di noi non resiste e non esiste nell’indossare una maschera (nel lavoro, in famiglia, nelle relazioni) che non rifletta tutto il nostro essere. Dalla crisi che ne deriva però Augusto riesce a risorgere riappropriandosi della sua interezza, unica via per la propria realizzazione.
Bingo, il re delle mattine è un film brillante, divertente, che induce anche a riflettere, interessante come occhio sulla realtà brasiliana che diventa una realtà universale nello sviluppo delle tematiche sulla individuazione esistenziale.
Vedi anche: Bari Brasil Film Fest – PRIMA CHE NON RICORDI

About Alessandra Quagliarella
Di Bari dove ha frequentato il liceo classico Socrate e si è laurea in Giurisprudenza. Da sempre appassionata di cinema. Nel 2013 ha frequentato il Seminario residenziale di Critica Cinematografica organizzato dalla rivista di settore I duellanti nell'ambito del Bobbio Film Festival ideato e curato dal maestro Marco Bellocchio, nonché il corso di Storia del Cinema presso l'Uniba - Università di Bari a.a.2012/2013. Ideatrice della rubrica "Cinema e Psiche" su Cinemagazzino, rubrica che si propone una riflessione sulle vicende dell’animo umano tramite l’analisi del linguaggio espressivo di quel cinema che se n’è occupato. Nel 2015-2016 ha curato e condotto una trasmissione sul cinema "Sold Out Cinema" su Controradio Bari.