SPECIALE WES ANDERSON – I TENENBAUM

wes copertina

tenenbaum posterTitolo Originale: The Royal Tenenbaums
Regia: Wes Anderson
Anno: 2001
Origine: USA
Durata: 109’

 

 

 

Scritta a 4 mani da Wes Anderson e Owen Wilson, I Tenenbaum è una commedia dai tratti dark con un cast d’eccezione: Gene Hackman e Anjelica Huston nei panni dei capostipiti di una famiglia disfunzionale e Ben Stiller, Gwyneth Paltrow e Luke Wilson in quelli dei loro figli prodigio.

La breve parte iniziale è ambientata negli anni Settanta quando i tre figli, neanche adolescenti, sono già dei piccoli geni nel campo della drammaturgia (Margot – Gwyneth Paltrow), della finanza (Chas – Ben Stiller) e del tennis (Richie – Luke Wilson).
Royal (Gene Hackman), ben lontano dal modello di un padre esemplare, è un uomo superficiale, insensibile e fedifrago. Etheline è una distratta figura materna. Il suo mestiere racchiude in sé quel senso comico della contraddizione che distingue il film, in quanto lavora come archeologa in una città come New York.
Quando i due si separano, la notizia viene comunicata ufficialmente dal padre ai tre – inquietanti più che inquietati – piccoli adulti.

tenenbaum kidsIn realtà non sembra si sfaldi un vero nucleo familiare, quanto piuttosto un involucro delicato che ingloba tanti nuclei a sé stanti.
Questi personaggi distaccati e dissociati vivono come satelliti impazziti le loro vite senza centro per 22 anni, fin quando Royal non decide di volersi riprendere quello che aveva e che non ha mai apprezzato, ossia la sua pseudo-famiglia.
Nel frattempo i figli prodigio son diventati dei figliuol prodighi che tornano alla casa d’infanzia per arginare le loro vite fallimentari a livello sentimentale, lavorativo e familiare.
Margot, brillante drammaturga (e figlia adottiva), non scrive più un rigo e, depressa, passa le giornate chiusa in bagno a fumare senza che nessuno sospetti che sia una fumatrice.
Richie, come un Ulisse senza meta, esula per gli oceani a bordo di una nave, consumato d’amore per la sorellastra Margot.
Chas, vedovo con due figli, vive ossessionato dalla paura della morte, dopo la perdita della moglie in un incidente aereo.
Tracce della loro infanzia nevrotica sono ancora visibili, esteriorizzate dall’abbigliamento. Margot indossa per l’intero film la stessa identica pelliccia di quando aveva 12 anni, Richie porta sui capelli la medesima fascia da tennista che aveva anni addietro.
A questa già bizzarra combriccola si unisce il fedele amico di infanzia dei tre ragazzi, Eli. Ex dirimpettaio di casa Tenenbaum, senza famiglia (a parte la zia con cui condivideva casa da bambino), Eli aspira a far parte della loro, ma l’unico modo in cui riesce ad incastrarsi nello strano ingranaggio familiare è passare da piccolo ospite e amico di Richie ad amante di Margot.

tenenbaumsI colori esasperati della fotografia aggiungono un alone irreale all’atmosfera del film che è strutturato in capitoli tratti dal libro di Margot “The Royal Tenenbaum” che segna già in apertura la peculiarità narrativa di questo terzo film di Anderson.
La ricca colonna sonora (Rolling Stones, Nick Drake, per citarne alcuni) crea poi il giusto collante fra le immagini raccontate e i suoi strampalati e un po’ infelici personaggi.
Si accenna nel finale a una possibilità di riscatto, di ricucire vecchie ferite, ma con toni e dialoghi da commedia amara.
Tematiche come il perdono, il nido familiare, la delicata età dell’infanzia, vengono in realtà solo sfiorate senza alcun intento registico di tipo morale o didattico. Il registro resta perennemente grottesco, ma un grottesco che mentre muove al riso fa riflettere sulla società americana e i suoi mali interiori.

 

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About Ivana Mennella

Partenopea di nascita e spirito, ma milanese di adozione, si trasferisce all’ombra della bela Madunina nel 2007. A 10 anni voleva fare la regista. A 20 la traduttrice per sottotitolaggio e adattamento dialoghi. A 30 la sceneggiatrice. A 40 sa con certezza una sola cosa ossia che il cinema è ancora e resterà sempre la sua più grande passione.

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